19/05/2024
IL MIGLIOR AMICO DELL'UOMO
Con gli ultimi fatti drammatici di cronaca dove i protagonisti sono stati i cani insieme alla superficialità e ignoranza delle persone, è giunto il momento di rimarcare il concetto che questi meravigliosi esseri non vanno ammirati solo come animali da compagnia da riempire di coccole e vissuti per compensare mancanze, problematiche sociali e difficoltà psicologiche che affliggono la specie umana.
Non sono dei surrogati da usufruire come medicinali per lenire difficoltà che la vita ci propone. Chiunque abbia a che fare con questi animali, a partire dai professionisti (allevatori, educatori, veterinari, ecc.) fino ad arrivare ai singoli proprietari, deve essere chiaro che il cane, essendo una realtà a grande impatto sociale, va analizzato, studiato e vissuto come specie biologica per spiegare e capire le basi evolutive sottostanti il comportamento canino.
Andare oltre il cagnolino da grembo o il mito che il cane è buono con tutti e quindi è sufficiente volergli bene.
Solo la cultura, la costante conoscenza nel voler comprendere quel qualcosa in più, mettersi sempre in discussione per capire dinamiche che non sono mai uguali e ripetitive, il buon senso, il rispetto del prossimo, senso civico. Questi sono gli ingredienti principali per una cinofilia responsabile, consapevole e che può portare valore aggiunto alla società in cui viviamo e non problematiche di vario tipo fino a episodi drammatici sintomo di un sistema che non sta funzionando.
Enrico Casucci