05/07/2024
NON ABBANDONARLO se hai la fortuna di averne uno
"Nel crepuscolo dei miei anni, ho trovato compagnia non nel trambusto della vita, ma negli occhi di un amico leale. Era un randagio, il suo mantello era spelacchiato e il suo ventre vuoto, ma il suo spirito intatto. Con un tocco delicato, mi avvicinai, e lui, con una fiducia vasta come il cielo aperto, mi seguì a casa.
Ora è più che il mio cane, è il mio confidente, la mia gioia, il mio piccolo faro di speranza. Quando parlo, lui ascolta, rispondendo non con parole, ma con un amore così puro che si esprime nel linguaggio silenzioso dei movimenti della coda e delle leccate tenere sulle mie mani stanche.
"Fido", sussurro, mentre le ultime monete tintinnano nel nostro barattolo, "pazienza, amico mio, perché il nostro banchetto è a un'alba di distanza."
E quando l'alba si spezza, restiamo insieme in mezzo al mare di volti segnati dal tempo, ognuno con sceneggiature di una vita ben vissuta. La coda di Fido danza di gioia, perché sa che oggi, le nostre pance saranno piene e i nostri cuori ancora di più.
Il freddo dell'inverno può filtrare attraverso le crepe della nostra umile dimora, ma Fido è vicino, il suo calore scaccia il freddo. Mentre i primi fiori della primavera si dispiegano, godiamo dello splendore dorato, le nostre anime intrecciate in silenziosa gratitudine.
Dal profondo del mio essere, sale una preghiera, portata in alto dalla brezza del mattino: "Grazie, Divino Creatore, per il dono del cane, un vero amico che non chiede nulla ma dà tutto.".
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