09/06/2020
SONO UN MEDICO, NON UN KILLER
Dottore, le posso portare il cane per fare quella siringa, quella per addormentarsi? - ma cosa ha il cane? - è vecchio – ma che cure sta facendo? - un anno fa ha preso del cortisone ma adesso si muove a stento – e in un anno nessuna visita e nessuna cura? - Dottore, ha 15 anni!!!
Quando si adotta un cane si dovrebbe fare un giuramento come nei matrimoni: lo adotti nella buona e nella cattiva sorte?, in salute e in malattia?… e invece al primo problema tutti a cercare di disfarsene. Beh, con me cascano male, sono un medico non un Killer. Con questo non voglio dire che sono contrario all’eutanasia, spesso sono costretto a praticarla, ma solo per rimuovere inutili sofferenze laddove non esistano ragionevoli speranze di cura.
Ricordiamo brevemente quali sono i casi in cui la legge consente l’eutanasia:
1) pericolosità per l’uomo, ad esempio grave e documentata aggressività, malattie tipo rabbia etc. etc.
2) grave stato di sofferenza
3) impossibilità di guarigione in malattia che provochi sofferenza
E’ evidente che la vecchiaia non è una malattia e la non voglia di spendere soldi nelle cure non è una giusta causa… ma poi che insegnamento date ai vostri figli? Che l’anziano al primo problema si getta in un ospizio? Che la misericordia è una perdita di tempo? Che i nonni prima muoiono e meglio è?
Qualche tempo fa mi ha telefonato un tizio “dottore, ho un cane con un tumore alla mammella, vorrei sapere quanto costa operarlo e quanto costa l’eutanasia così scelgo”. Per decenza non vi scrivo cosa ho risposto, potrebbero leggere dei bambini, un altra volta venne un tizio in ambulatorio il 31 luglio (data molto sospetta!) “dottore, dovrei abbattere questo cane perché beve ed urina una continuazione e mia moglie sta sempre ad asciugare e non ce la fa più” - “guardi che potrebbe essere semplicemente un diabete, in 5 minuti potrei trovare una terapia per riportarlo alla norma” - “ me lo abbatte lei o devo portarlo da qualcun altro?” - Se ne vada, SE NE VADAAAA!
Ecco il problema, c’è sempre un qualcun altro che si mette qualche bella 100 euro in tasca e lava la coscienza del cliente… ma fa bene… ma era vecchio…. tanto sarebbe morto lo stesso…
La vita va rispettata, non si può essere così privi di etica. E’ proprio da noi veterinari che devono partire quegli input che aiutano le persone a rispettare gli animali, il rispetto della vita aiuta anche ad avere migliori rapporti fra noi umani. La velocità della parabola della vita dei nostri amici a quattro zampe è una meravigliosa metafora che ci aiuta a fare i conti anche col nostro fine vita, la vecchiaia e la sua accettazione è una stupenda palestra in cui si fortifica il rispetto.
La vita merita rispetto e il rispetto è l’ultima arma che c’è rimasta contro il cinismo.
Voglio guadagnare di meno ma continuare a parlare col piccolo idealista che è ancora dentro di me.
Dottor Vincenzo Minuto