14/09/2024
Un nuovo approccio alla gestione della propria salute. Tu sei N di 1
N di 1
Negli esperimenti scientifici, N si riferisce al “numero” di partecipanti. Uno studio di caso reale in cui c'è solo un individuo è spesso chiamato N di 1, e in questo caso, tu sei l'N. Sei tu il partecipante e il tuo unico set di caratteristiche ti distingue da ogni altro essere umano sulla Terra. Un Approccio più proattivo alla propria salute richiede di sperimentare. In tal modo, monitorando come ti senti, facendo analisi del sangue, aumentando la tua attività fisica, misurando la tua temperatura, controllando i chetoni, verificando la glicemia e tracciando la qualità del sonno puoi vedere quali sono gli effetti di un trattamento farmacologico o di un’integrazione alimentare.
Ho imparato molto attraverso i miei esperimenti N di 1 e continuo a imparare da essi, poiché sono un processo continuo e in evoluzione. Nel 2021 ho condotto un esperimento usando 500 mg di berberina, a seguito del risultato delle analisi del sangue che indicavano un innalzamento lento ma costante dei valori della glicemia e del colesterolo LDL. Da ipotiroideo sapevo bene che alterazioni del metabolismo degli zuccheri e dei lipidi erano costitutivi della mia condizione di base e che con tutta probabilità mi sarebbero stati prescritti metformina e statine.
Dopo averne discusso col mio medico ho iniziato a studiare la berberina, un potente agente di smaltimento del glucosio che aiuta a eliminare i carboidrati dal sangue. Per testare come la berberina potesse "eliminare" lo zucchero, ho provato la "sfida dei carboidrati", che richiedeva di mangiare cibi pieni di zuccheri (circa 75 grammi o giù di lì di zucchero) – e testare la mia glicemia per vedere l'impatto sui risultati. Per stabilire una base di "placebo", ho mangiato cibi zuccherati senza berberina. La mia glicemia a digiuno iniziava a 85 (un livello di zucchero nel sangue non proprio ottimale). Prima che lo zucchero facesse effetto, mi sentivo abbastanza leggero, non affamato e felice, ma nel corso delle successive due ore, quella sensazione è cambiata. Controllavo la mia glicemia ogni 30 minuti e, dopo due ore, era salita a 199 e non accennava a diminuire. Mi sentivo irritabile, infiammato, affamato e cognitivamente meno lucido.
Una settimana dopo, ho fatto lo stesso esperimento, ma questa volta ho aggiunto i 500 mg di berberina. Ho iniziato con una glicemia a digiuno di circa 85 e, entro un'ora dall'inizio della sfida dei carboidrati, ho raggiunto 100, ma non è mai salita più in alto. Dopo due ore, ero praticamente tornato al mio livello basale e anche meno attestandomi intorno a 65. Non mi sono mai sentito "strano", affamato o infiammato. Sono rimasto colpito da questi risultati e da quello che la berberina riusciva a fare e da allora assumo l’integratore ogni giorno ottenendo anche un buon controllo dei miei livelli di colesterolo LDL e Trigliceridi.
Quando parliamo di bio-individualità, stiamo dicendo che ciascuno di noi ha una combinazione unica di genetica, dimensioni corporee, sesso, genere e altri marcatori biologici. Siamo individui unici con un insieme unico di geni che ci rendono chi siamo. Ma ciò che ci rende ancora più distinti è il concetto di epigenetica, che fondamentalmente è il modo in cui il nostro ambiente (aspetti come la nostra dieta, l'esercizio fisico, lo stress, il sonno, il microbioma intestinale, virus, farmaci, tossine e altro) ha influenzato o modificato il modo in cui i nostri geni vengono espressi. Ciò che originariamente poteva essere ABC è ora letto dalle nostre cellule come BCA, il che risulta in una proteina diversa. Questo può sembrare un cambiamento piccolo, ma anche cambiamenti minimi come questo possono portare a eventuali malattie o disturbi.
Il concetto che ognuno di noi può gestire la propria salute come N di 1 si fonda sulla premessa che ogni individuo è unico e che, di conseguenza, un approccio personalizzato è essenziale per ottimizzare la salute e il benessere. In medicina e nelle scienze, "N" si riferisce al numero di partecipanti in un esperimento. Quando si parla di "N di 1", ci si riferisce a uno studio di caso in cui l'unico partecipante sei tu stesso. Questo tipo di approccio mette l’individuo al centro della sperimentazione, utilizzando i dati e i risultati personali per gestire la propria salute.
Bio-individualità e personalizzazione
Uno degli aspetti fondamentali del concetto di N di 1 è la bio-individualità, ovvero l'idea che ciascuno di noi ha un insieme unico di geni, metabolismo, microbioma, dimensioni corporee e altre caratteristiche biologiche che determinano il modo in cui reagiamo agli alimenti, agli esercizi, ai farmaci e agli integratori. Questo spiega perché un intervento che funziona bene per una persona potrebbe non essere altrettanto efficace per un'altra.
Utilizzando un approccio N di 1, ogni persona diventa responsabile e consapevole del proprio corpo e delle sue risposte. Monitorare i parametri come la glicemia, il sonno, l’energia, il peso e altri biomarcatori fornisce dati che possono essere utilizzati per adattare i comportamenti quotidiani, come la dieta o l’esercizio fisico, alle esigenze specifiche dell’individuo.
Monitoraggio e sperimentazione personale
Nel contesto del N di 1, gli individui possono sperimentare diversi regimi alimentari, integratori, routine di esercizio o trattamenti, monitorando attentamente come il loro corpo risponde. Ciò include misurare cambiamenti fisiologici come glicemia, colesterolo, pressione sanguigna, qualità del sonno o livelli di infiammazione. Ad esempio, qualcuno potrebbe monitorare la propria risposta a una dieta a basso contenuto di carboidrati rispetto a una dieta mediterranea per capire quale abbia il miglior effetto sui propri livelli di energia e salute generale.
In questo processo, la persona impara a identificare le proprie risposte specifiche a stimoli esterni (come il cibo o gli integratori), diventando consapevole di ciò che funziona meglio per sé e potendo così costruire un programma personalizzato e in continua evoluzione.
Sperimentazione consapevole
Gestire la salute come N di 1 significa anche fare delle scelte informate basate sui dati che raccogliamo da noi stessi. Invece di dipendere esclusivamente da linee guida generali, l'individuo può basarsi su dati personali per prendere decisioni specifiche e adatte alle sue necessità. Ad esempio, un esperimento N di 1 potrebbe coinvolgere l’assunzione di un nuovo integratore o l’eliminazione di un determinato alimento per un certo periodo, monitorando come questi cambiamenti influiscono sui livelli di energia o su altri parametri misurabili come la glicemia o la qualità del sonno.
Epigenetica e ambiente
Un altro aspetto importante di gestire la propria salute come N di 1 è riconoscere come il nostro ambiente, le nostre abitudini alimentari, lo stress, il sonno e altri fattori influenzano l'espressione dei nostri geni attraverso l'epigenetica. Le nostre scelte quotidiane non solo influenzano il modo in cui ci sentiamo nell'immediato, ma possono anche modificare il modo in cui i nostri geni vengono espressi nel lungo termine. Questo concetto ci dà un enorme potere nella gestione della nostra salute, poiché implica che abbiamo la capacità di migliorare o peggiorare la nostra condizione attraverso le nostre azioni.
Importanza del feedback e dell'autoregolazione
L’approccio N di 1 è in continua evoluzione. Con il passare del tempo, i dati che raccogliamo su noi stessi diventano sempre più dettagliati e accurati, permettendoci di perfezionare le nostre strategie di salute e benessere. Questo continuo processo di feedback ci aiuta a capire cosa funziona meglio per noi in diverse fasi della nostra vita, rendendo il concetto di salute dinamico e non statico.
Conclusione
Gestire la propria salute come N di 1 significa adottare un approccio altamente personalizzato basato su dati, sperimentazione consapevole e feedback continuo. Questo approccio riconosce la nostra unicità e ci permette di prendere decisioni mirate e adattabili nel tempo, aiutandoci a raggiungere il massimo benessere e prevenire malattie in modo proattivo e scientificamente consapevole.
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