19/09/2025
Il mondo del Cane ha necessità di essere compreso, vissuto , condiviso non di essere ingabbiato, gestito, controllato ! Il percorso di vita con lui deve essere un cammino in cui ci si incontra a metà strada ( come minimo e non che deve essere lui a fare quasi tutto ) e proprio su questi principi che le nostre Passeggiate Collettive sono diverse, sono delle vere e proprie esperienze di cammino comune, non ci interessano " i soldatini " , ci interessa il cane che incrementare le sue competenze, che piano piano si fida di noi, ci interessa la condivisione, l ascolto, il piacere di stare bene insieme, il vedere il mondo un po' con i suoi occhi ! Andiamo dappertutto...natura, città, spiagge, Centri Commerciali ovunque ma " a modo nostro !
Tutti sappiamo quanto sia importante la passeggiata per un cane ... e' la sua parentesi di interazione con il mondo esterno e , per quanto a noi piaccia pensare che ad un cane " siamo sufficienti " noi non e' così! Per l equilibrio di un cane avere una vita " esterna " e' fondamentale : conoscere posti nuovi , curiosare , fare nuove esperienze , incontrare altri cani ( quando e se compatibili ) etc .Scritto così sembra facile e scontato ma ...poi arrivano tutte le varianti del caso : competenze del cane , motivazioni genetiche , carattere , esperienze fatte , gestione del cane , relazione con il proprio umano , cane unico o no , ambiente etc. Ecco tutto ciò fa la differenza su ciò che per noi e' una semplice qualunque e qualsiasi passeggiata credendo che per il semplice fatto che e' legato a noi ( chissà se non lo fosse se ci seguirebbe in tanti posti in cui lo portiamo 🤔 ) può accompagnarci ovunque oppure si pensa che il cane deve essere sereno e soddisfatto a prescindere , importante e' che faccia la passeggiata , corra ( poi non importa dove e perché ma corra ) , socializzi con gli altri cani ( fa nulla se gli stanno sulle b***e o meno , se si mostrano i denti o se fanno a lotta ) , sia disponibile con gli umani che si incontrano facendosi magari anche accarezzare in modo che non si pensi che abbiamo un cane cattivo , non tiri perché debbo camminare " comoda " o perché il cane deve camminarci fianco etc etc .Ma questa e' davvero una passeggiata per il cane? Ovvio che non sempre e' possibile soddisfare tutte le sue esigenze ma si può trovare il solito buon compromesso tenendo presente che se so già in partenza che vado in un luogo affollato , con tanta confusione, rumoroso etc forse sarebbe meglio il cane non portarlo ma se invece si tratta di una passeggiata , anche in città oppure nel verde , ove posso dare delle pause ( aiuola , bicchierino con la panna , spazi larghi e meno affollati , piccoli giochi diversivi ) , unitamente ad una comunicazione che non dovrebbe mai ve**re meno con il mio cane , mattoncino dopo mattoncino si può costruire una passeggiata che può essere degna di questo nome per tutti ed ovunque !
Ci sono poi alcuni elementi che possono fare la differenza :
1) Gli strumenti di vestizione
La prima cosa è scegliere gli strumenti di vestizione giusti. Questo garantirà al cane comfort , rispetto , minori strattoni nel caso tirasse al guinzaglio e al contempo gli agevoleremo la possibilità di fermarsi ad annusare.Il problema del cane che tira al guinzaglio non dipende solo dagli strumenti che si utilizzano per l’uscita ma da tanti altri fattori quindi inutile cercare scorciatoie . Tuttavia l’adeguatezza della strumentazione tecnica rappresenta la base di garanzia per l'innalzamento dello standard qualitativo della passeggiata.
2 ) Lasciamo pure che cammini in posizione diversa rispetto a noi .
È un’idea piuttosto assurda quella per cui il cane debba camminare al piede. Come è possibile che un quadrupede che si proietta ed orienta sul mondo con obiettivi e sensi diversi dai nostri, possa aver voglia di camminare in ogni momento con il nostro passo ? Con un guinzaglio non cortissimo possiamo consentire al cane di raggiungere un odore o soffermarsi su una prospettiva che gli permetta di prendere informazioni, osservando qualcosa in lontananza che ha attirato la sua attenzione. Il guinzaglio liscio ci permetterà di farlo scorrere tra le mani sia per sopravanzarlo quando si ferma ad annusare o guardare, sia per allentare la trazione quando ci precede. Per il cane essere gestito in questo modo fa la differenza. Non si sentirà solamente più rispettato ma sarà più affiatato con noi e spesso ciò, nel tempo quando si saranno messe insieme esperienze , relazione , accreditamento , competenze porterà da solo il cane a camminare in modo armonico con noi . Ovvio che in determinate situazioni di pericolo etc accorcio il guinzaglio anche x " proteggere " il mio cane.
3) Tenere la comunicazione aperta .Troppo spesso vediamo coppie di cane-conduttore fare passeggiate in modo totalmente scollegato. Il guinzaglio viene utilizzato per strattonare e portare via l’animale da qualcosa o al contrario viene impugnato con totale passività ed indifferenza. Se vogliamo puntare sulla qualità dobbiamo uscire da questa polarità negativa ed essere capaci di tenere con il cane un canale comunicativo aperto. Perseguire questo obiettivo non ammette distrazioni. Non dobbiamo stare al telefono tutto il tempo, come spesso si vede, al contrario dovremmo rimanere sempre in connessione.
In che modo? Prima di tutto monitorando costantemente il livello d’attivazione emozionale del cane ed interve**re non appena questo supera una soglia critica. Fermarsi, riportarlo alla calma e cercare di riconquistare la sua attenzione per concentrarlo sul fatto che stiamo condividendo una passeggiata, non un rodeo. Non dovremmo perdere occasione ad ogni attraversamento pedonale per coordinarci attraverso lo sguardo. Chiediamogli di risalire sul marciapiede tutte le volte che scende senza il nostro consenso. Cambiamo lato della strada quando incrociamo un altro cane al guinzaglio. Schermiamolo invertendo il fianco se incrociamo persone, soprattutto quando queste tengono in mano oggetti o buste della spesa dove potrebbe ficcare il naso.
4) Concediamogli momenti di libertà non necessariamente sganciando il guinzaglio se non sono " in sicurezza " cioè in piena e totale coordinazione e collaborazione con lui ma magari mettendo un guinzaglio più lungo .
La cosa più importante per garantire al nostro cane una passeggiata di qualità è concedergli dei momenti di libertà. All’interno della routine quotidiana dobbiamo strutturare itinerari che prevedano la sosta in zone verdi, possibilmente non recintate. Questo è possibile anche all’interno del contesto urbano. Il cane deve poter perlustrare sentendosi libero dal farlo . Svolgere questa attività in modo autonomo, seppur vigilato, è fondamentale, non solo per la crescita e maturazione del soggetto, ma anche per mantenere toniche le sue funzioni cognitive attraverso l’esercizio quotidiano della mappatura del territorio.
Potrà sembrare strano ma per il cane il momento della libertà ( nel senso pieno del termine o meno ) rappresenta il punto di maggiore cooperazione con l’essere umano.Tutto questo si può fare, però, a patto di essere in grado di comprendere la sua comunicazione. Intuirne ad esempio l’elaborazione dei pensieri soprattutto quando si mette ad annusare gli odori. Affinando l’osservazione è possibile comprendere se un cane sta annusando la p**ì di un maschio, di una femmina, di qualcuno/a che gli è simpatico/a o che al contrario lo preoccupa ecc…
Se riusciamo a sintonizzarci e a comprendere i suoi stati mentali, il cane ci ripagherà con la fiducia e l’allineamento.
Organizziamo a questo proposito Passeggiate Collettive mensili .... prossimamente anche in notturna!