COORDINAZIONI EREDITARIE
Visto che è riapparso prepotentemente il video della cornacchia che aiuta il riccio ad attraversare la strada 🤦🤦♂️, rilancio con questa altra perla.
Tipicamente si vede un cane che cerca di salvare la vita ad un pesce...
MA DAVVERO?
Come al solito il limite di noi Sapiens è quello di riempire i buchi cognitivi ipotizzando una spiegazione basata unicamente sulle impressioni visive.
Questo video in effetti è stato rilanciato da pagine animalate alla ricerca di like, che sono arrivati come un fiume in piena.
EBBENE NO! Sembra stupido doverlo spiegare ma evidentemente è necessario.
Questo comportamento si chiama "coordinazione ereditaria" o "comportamento innato", e si esprime in maniera stereotipata in presenza di uno stimolo-segnale adeguato e di un soggetto predisposto alla sua espressione.
E' un comportamento di "copertura", genericamente di "protezione" nei confronti degli avversari, per evitare che delle risorse primarie possano venire predate.
E' presente anche nella cura della cucciolata o comunque nella protezione di qualcosa di prezioso.
Quindi niente CPR per il pesce, ma solo un tentativo (a vuoto) di preservarlo per un futuro consumo.
Riferimenti:
I.E.Eibensfeldt "Fondamenti di Etologia"
K.Lorenz "L'Etologia"
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CONDIZIONAMENTO
Quando vedo entusiasti neofiti esaltare il condizionamento operante come panacea per ogni comportamento del cane, mi viene in mente questo video condiviso da un collega, dove si vede chiaramente quanto condizionare un essere vivente può portarlo al totale automatismo.
Nel video si vede un cane che porta la palla ad una statua, con la richiesta di interagire e lanciarla.
La cosa triste è che questo cane non si rende conto di essere di fronte ad un "fake" perchè non usa assolutamente il naso.
Tutt'oggi si sente e si legge di cani che non devono annusare, che vengono strattonati se si dilungano ad esplorare uno stimolo olfattivo perchè "il cane DEVE seguire il tuo passo".
Ecco un altro tentativo di allungamento del pene (virtuale per le donne ma per gli uomini...mmmm...non saprei) a discapito del cane, animale che ha la sola sfiga di vivere nel nostro mondo.
L'olfatto del cane si apre intorno ai 5 giorni di vita, e resterà il primo senso con cui il cane esplorerà il mondo. Ovviamente se non viene castrato in questo.
Vedere il cane nel video non rendersi conto che a quella sagoma non corrisponde una realtà vivente è aberrante, io lo definisco maltrattamento psicologico a tutti gli effetti.
Attenzione a non andare oltre al dovuto con queste pratiche comportamentiste, non si gioca con la vita di un altro.
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Siamo arrivati all'entrata del cane in casa.
La situazione sociale che lo aspetta è fondamentale nella sua crescita in famiglia.
Ogni tipo di vita sociale ha punti deboli e forti, comprendere quali possano essere i suoi disagi o i suoi vantaggi è un punto focale.
Spesso si pensa che l'importante sia solo non azzannarsi con gli altri "conviventi", in realtà le dinamiche che intervengono nelle varie opzioni possibili ci svelano molto di ogni soggetto coinvolto.
Dopo aver deciso la provenienza del cane, arriva l'annosa domanda: cucciolo o adulto?
Che voi siate famiglia, single, giovani o ex-govani 🙂 le insidie che entrambe le opzioni nascondono sono da valutare.
In base all'ambiente, al vostro stile di vita, alle vostre aspettative o paure, l'età di inserimento del cane in famiglia è fondamentale per iniziare al meglio la vostra vita insieme.
Info in locandina https://www.facebook.com/photo?fbid=798620258945379&set=a.465342658939809
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Cane che salva pesce? Ma scherziamo?
Questo video ha girato per molto tempo come lezione di empatia di un cane nei confronti di un pesce, purtroppo condiviso anche da pagine animaliste che dovrebbero fare informazione.
Tipicamente mostra invece l'esprimersi di un modulo comportamentale noto (da chi ha aperto almeno un libro di Etologia) come "coordinazione ereditaria" I. Eibesfeldt o "azione innata" K. Lorenz.
Questo comportamento si vede in presenza di uno stimolo adeguato e di un animale predisposto ad effettuarlo.
Entrambe le definizioni evocano una presenza di questo modulo a prescindere dall'apprendimento; si mostra infatti anche in soggetti tenuti in privazione e poi liberati e/o allevati da adulti di altra specie.
A volte, come in questo caso, sono comportamenti che il cane esprime a vuoto: mai visto tentare di coprire un osso sulle piastrelle?
"Ma l'ho visto fare con i cuccioli, o con neonati, quindi se li vuole mangiare?"
Un animale non ha un numero infinito di ritualizzazioni nè un linguaggio comprensibile all'uomo. Ma una ritualizzazione come questa, a seconda del contesto, assume una diversa finalità pur mantenendo la motivazione di base che è il "mettere al sicuro".
Umanizzare i comportamenti animali ci toglie l'emozione della comprensione.
Bellissima mattinata oggi di lavoro con la piccola Daisy, cagnolina ex randagia impaurita dagli altri cani.
Al guinzaglio partiva in aggressività da difesa, libera si incollava alle gambe dei proprietari.
Ampie le distanze che riusciva a sopportare, non reggeva il contatto frontale.
Dopo una sessione con Comet applicando il Meccanismo Cani Tutor, riduce notevolmente le distanze, riscoprendo quelle risorse e ritualizzazioni innate ma sopite dalle esperienze.
Prova del nove al guinzaglio con Requiem ed Insomnia, nessun innesco.
Ora bisogna portarla a generalizzare, interagendo con cani rigorosamente normodotati, in modo che lo scaccio non sia più la prima e sola risorsa.
Nel video Comet e Daisy dopo il primo tutoraggio 💝
Oscar, il cane aggressivissimo che andava messo sotto farmaci.
Terzo ed ultimo incontro.
Ho rischiato la vita :)
STORIA BREVE:
questo è il cane che doveva essere messo sotto Prozac.
Come si nota problemi zero, cane con grande energia da incanalare e nient'altro.
Si passa al Consulente Cinotecnico per l'educazione di base ed all'istruttore di Mantrailing per creare collaborazione nel binomio.
Nessun recupero comportamentale da effettuare.
FINE DELLA STORIA.
Fa sempre un certo effetto quando un cane conclude il percorso con te e torna a casa.
Ma la soddisfazione di avergli reso la serenità che meritava batte la normale tristezza del separarsene.
Frida durante la sua prima valutazione aveva dimostrato timore nei confronti di Comet ed Insomnia, timore che dimostrava verso molti cani e la portava ad avere atteggiamenti aggressivi da difesa e la tendenza a chiudersi in un angolo o cercare la via di fuga!
Nel video si vede come questi rapporti ed atteggiamenti siano nettamente cambiati, anche in presenza dell' "intruso" Dylan :P
Oggi Frida è tornata a casa, inizia il reiserimento in famiglia e la gestione da parte della proprietaria, che deve imparare ad infonderle sicurezza, per evitare una regressione.
Grazie come sempre alle mie Fate Ignoranti <3
Buona vita Frida!
Leggo, e mi si dice che viene insegnato in corsi titolati, che non si può parlare di "memoria di razza" o di "attitudine di razza" perchè non è dimostrata. Ah.
A chi non è successo di avere un cane di una certa razza nato e cresciuto senza essere sottoposto ad un particolare stimolo, e vederlo esprimersi in modo tipico per la sua razza proprio davanti a quello stimolo fin dal primo contatto?
A me è successo, con le mie cucciole davanti alle pecore, cagne nate e cresciute non in un ovile, ma in casa o in allevamento, e credo lo stesso sia successo a molti miei colleghi e proprietari.
Eibesfeldt parla in realtà di esperimenti compiuti su animali tenuti in privazione, esperimenti su cui poi lo stesso Lorenz ha messo delle specifiche ben precise, per distinguere i comportamenti innati da quelli appresi.
Sì ma non son fatti sul cane. Ah.
Ma come no? Certo non in ambito accademico, ed allora dò ragione, ma ogni cucciolo che non sia inserito in un ambiente dove esprimere un dato comportamento è privato di quello stimolo che lo scatenerebbe.
Lorenz tra le altre cose specifica che la privazione deve riguardare esclusivamente il comportamento che si va a studiare, lasciando intatti e presenti gli altri stimoli; si parla di privazione parziale, non totale.
E non sto citando blog personali, queste cose le trovate su testi base dell’etologia, che ricordo essere lo studio comparato del comportamento, non una parola ormai di moda.
E quindi quando per la prima volta un cucciolo di Border vede le pecore e me le porta, posso parlare di comportamento innato? Sì.
E visto che un Barboncino non avrà lo stesso atteggiamento sul gregge, posso parlare di "comportamento innato di razza"?. Direi di sì.
Tutto si riduce ad un problema di semantica? Va bene, chiamiamolo così allora.
Ma le razze esistono, esiste il cane da lavoro, nato proprio dalla pressione selettiva dell'uomo. E per quelli che continuano a parlare di Natura per ciò che riguarda il cane, anzi "Mater Natura" che fa più figo, ric