26/10/2024
**26 ottobre 2024**
Oggi te ne sei andato anche tu, mio dolce PABLO: ora starai correndo con i tuoi fratelli e la tua mamma sull'arcobaleno.
Eri unico, anche gli altri che quest'anno mi hanno lasciata lo erano...ma tu eri proprio un SUPER CANE DOLCE PABLO: sei arrivato a Podere Casa Orto ,la prima volta,che non riuscivi quasi a camminare, per colpa della tua fragile schiena e sei tornato a casa trotterellando, con la tua andatura felice e goffa ❤️.
Hai dispensato gioia e ci hai riempito le giornate di gioia, con la tua infinita voglia di vivere, ogni volta che sei stato nostro ospite.Unico, indimenticabile,enorme cucciolone nonostante fossi ormai un nonnino.
A Laura mandiamo un abbraccio enorme e le nostre più sentite condoglianze ❤️
Per te creatura meravigliosa:
ODE AL CANE di Pablo Neruda
Il cane mi domanda
e io non rispondo.
Salta, corre pei campi e mi domanda
senza parlare
ed i suoi occhi
son due domande umide, due fiamme
liquide interroganti
ed io non rispondo,
non rispondo perché
non so e nulla posso dire.
In mezzo ai campi andiamo
uomo e cane.
Luccicano le foglie come
se qualcuno
le avesse baciate
ad una ad una,
salgono dal suolo
tutte le arance
a collocare
piccoli planetari
in alberi rotondi
come la notte e verdi,
ed uomo e cane andiamo
fiutando il mondo, scuotendo il trifoglio,
pei campi del Cile,
fra le limpide dita di settembre.
Il cane si arresta,
corre dietro api,
salta l’acqua inquieta,
ascolta lontanissimi
latrati,
o***a su una pietra
e porta la punta del suo muso
a me, come un regalo.
Tenera impertinenza
per palesare affetto!
E fu a quel punto che mi chiese,
con gli occhi,
perché ora è giorno,
perché verrà la notte,
perché la primavera
non portò nel suo cesto
nulla
per cani vagabondi,
ma inutili fiori,
fiori ed ancora fiori.
Questo mi chiede
il cane
ed io non rispondo.
Andiamo avanti,
uomo e cane, appaiati
dal mattino verde,
dall’eccitante vuota solitudine
in cui solo noi
esistiamo,
questa coppia di un cane rugiadoso
ed io poeta del bosco,
perché non esistono
uccelli o fiori nascosti,
ma profumi e gorgheggi
per due compagni,
per due cacciatori compagni:
un mondo inumidito
dalle distillazioni della notte,
un tunnel verde e poi
una prateria,
una raffica di vento aranciato,
il sussurro delle radici,
la vita che cammina,
respira, cresce,
e l’antica amicizia,
la gioia
d’esser cane e d’esser uomo
tramutata
in un solo animale
che cammina movendo
sei zampe
ed una coda
con rugiada.