29/11/2023
TESTUDO HERMANNI
La testuggine di terra, o testuggine di Hermann (Testudo hermanni), è la più celebre e diffusa specie di testuggine tra le poche presenti sul nostro continente.
Si tratta di un rettile - classe Reptilia - appartenente all’ordine Testudines, al sottordine Cryptodira e alla famiglia Testudinidae.
L’areale di Testudo hermanni è limitato ad alcune zone dell’Europa meridionale, in particolare la pen*sola balcanica, ma questa testuggine è presente anche in alcune sparute zone della pen*sola iberica e della Francia meridionale. Sono presenti alcune popolazioni in Italia (Toscana, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna) e in alcune isole mediterranee: Corsica, Maiorca, Minorca.
In Italia vi sono popolazioni residue anche in Abruzzo, Basilicata, Campania, Liguria, Lazio, Molise e Umbria.
Nella porzione occidentale dell’Areale (Italia, Francia, Spagna e relative isole) è diffusa la sottospecie nominale T. h. hermanni, mentre nella parte orientale è presente la sottospecie T. h. boettgeri. Altre sottospecie precedentemente riconosciute, come T. h. hercegovinensis e T. h. peloponnesica, sono state recentemente accorpate a T. h. boettgeri grazie a studi molecolari.
Si tratta di una testuggine di taglia medio-piccola, dal fenotipo che dipende spesso dalla zona geografica: dimensioni e colori possono variare a seconda della popolazione e dipendono dal tasso di umidità, dall’irraggiamento solare e dalla disponibilità/qualità di risorse. In genere sfoggia un carapace bombato, dal colore di base che può essere giallo o giallastro, ocra, olivastro, color sabbia, bruno chiaro o grigiastro: possono essere presenti macchie e disegni scuri sugli scuti, più o meno accentuati. Il piastrone (la parte inferiore) è in genere giallastro anch’esso con disegni scuri, mentre capo/zampe/coda sono grigiastri o olivastri. Il dimorfismo sessuale riguarda principalmente il piastrone, decisamente concavo nei maschi per facilitare la copula, e le dimensioni: le femmine sono in genere un po’ più grandi dei maschi. Diversa anche la coda, più massiccia e lunga nei maschi, e la conformazione degli scuti sopracaudali e della porzione inferiore del piastrone.
Le zampe sono robuste, munite di grosse squame coriacee e di potenti unghioni che consentono alla testuggine - grazie anche alla sua forza muscolare - di arrampicarsi e scavare con forza.
Il maschio si attesta in genere sui 13-18 cm di lunghezza, mentre la femmina può in alcuni casi superare i 20-24 cm. Il peso di un esemplare adulto varia generalmente dai 3 ai 4 kg.
La testuggine di Hermann predilige climi miti e zone calde e aride/semiaride, il suo habitat di elezione è costituito dalla macchia mediterranea ma può essere rinvenuta anche nelle dune costiere, nelle pinete litoranee, nelle leccete e nelle sugherete, infine occasionalmente in vigneti e oliveti. Lo spettro alimentare è costituito in primis dalle foglie di diverse specie di piante erbacee o arbustive, dai fusti più teneri e dai fiori. Occasionalmente si nutre anche di frutta, e talvolta ricorre ad alimenti di origine animale come piccoli invertebrati (larve di insetti, vermi, molluschi) e piccole carcasse. Fiuta e riconosce il cibo grazie all’efficiente olfatto.
Si tratta di rettili stanziali, che passano le ore notturne nascoste in anfratti e rifugi naturali per uscire poi alle prime luci del giorno: sono animali ectotermi (“a sangue freddo”), la loro temperatura corporea rispecchia quella dell’ambiente circostante e hanno bisogno di scaldarsi per attivare il metabolismo: il sole del mattino è ideale, e queste testuggini dedicano sempre un po’ di tempo a immagazzinare calore ben esposte ai raggi. Evitano tuttavia le ore centrali della giornata - il troppo caldo potrebbe provocare ipertermia e gravi danni - tornando a nascondersi per uscire poi di nuovo nel tardo pomeriggio. Gran parte del tempo viene impiegato a cercare il cibo e ad alimentarsi, nonostante i movimenti lenti possono comunque percorrere distanze notevoli e spostarsi di diverse centinaia di metri al giorno.
Nella cattiva stagione queste testuggini affrontano alcuni mesi di ibernazione, ben nascoste in un anfratto naturale o dopo essersi scavate una buca nel terreno soffice/argilloso: metabolismo e funzioni vitali rallentano, per superare questo periodo hanno bisogno di temperature non esageratamente fredde e relativamente costanti. In primavera, al loro risveglio, i maschi si mettono attivamente alla ricerca delle femmine: la competizione sessuale è aspra, e anche le femmine non ricevono un trattamento di favore. Vengono spinte, aggredite, morse e infine montate insistentemente, coi maschi che in questi frangenti vocalizzano rumorosamente e possono essere uditi a grandi distanze.
Testudo hermanni è ovipara: vengono deposte alcune uova (2-12) in una buca nel terreno appositamente scavata dalla femmina: non sono presenti cure parentali, e dopo circa 90 giorni le uova si schiudono generalmente in concomitanza con alcune giornate piovose. Come avviene in altri rettili, la temperatura di incubazione determina il sesso dei nascituri: a una temperatura inferiore ai 31.5°C si avrà una prevalenza di individui di sesso maschile, al di sopra di suddetta temperatura nasceranno più femmine.
I piccoli, dopo aver rotto il guscio dell’uovo, si guadagnano la superficie ed emergono dal terreno: per alcuni anni saranno molto vulnerabili ai predatori - tra cui uccelli di varie specie e mammiferi carnivori/onnivori - ma una volta raggiunta la maturità, il carapace è duro e resistente. Si tratta di una protezione efficiente contro gran parte dei pericoli, una corazza ossea quasi impenetrabile che compensa la lentezza di questi rettili rendendoli quasi inattaccabili.
Purtroppo, Testudo hermanni (classificata come NT - Near Threatened, “Prossimo alla minaccia” dalla IUCN) presenta un trend negativo di popolazione ed è in diminuzione quasi ovunque. Si sono inoltre già verificate estinzioni locali.
La causa è da ricercarsi nelle modifiche e nell’alterazione dell’ambiente da parte dell’uomo: inquinamento, distruzione dell’habitat e cambiamenti climatici mettono a dura prova questa specie così sensibile, senza considerare il grave bracconaggio di cui spesso è oggetto: diversi esemplari vengono raccolti, prelevati direttamente dal loro habitat, e dunque contrabbandati in quanto “articoli di moda”. Purtroppo, la rigida legislazione a cui è sottoposta (CITES) e le tutele di cui è oggetto servono a ben poco.