Nata nel 1997 l’Unità Cinofile da Soccorso Romagna (UCS) si occupa dell’addestramento delle unità cinofile intese come un binomio inscindibile di cane e conduttore, per la ricerca di persone disperse in superficie. L’Associazione che conta oggi circa 55 associati per un totale di 25 cani, è affiliata alla protezione civile e opera nell’ambito di interventi di emergenza a livello locale all’interno della regione Emilia Romagna realizzando anche dimostrazioni pratiche dell’attività svolta sia nell’ambito di manifestazioni pubbliche sia presso le istituzioni scolastiche. Oltre che di ricerca in superficie a “scovo”, l’UCS ha attivato anche una sezione di Mantrailing e di soccorso in acqua. Tra le sue attività rientra anche la Pet Therapy d’emergenza .
L’Associazione intervenendo nei casi straordinari di calamità come ad esempio i terremoti, si propone di apportare un beneficio psico-emotivo a quelle persone (bambini, anziani, disabili) che sono state coinvolte nell’evento calamitoso o che si trovano in situazioni di disagio.
Il progetto mira a valorizzare le capacità referenziali dei cani che potranno costituire una valida risorsa, non solo nella prima fase dell’emergenza, ma anche in quella successiva, quando diventa prioritario il recupero psicologico di coloro che sono stati duramente provati da un evento calamitoso. Fondamentale, dunque, sarà ricreare un’ambiente accogliente, fornire momenti ludici e svago per migliorare la qualità della vita delle persone che si vanno a soccorrere. La sezione PET Therapy Ucs è già intervenuta in casi di emergenza in occasione dei terremoti dell’Aquila (Abruzzo, 2009) e di quello dell’Emilia nel 2012.
RICERCA PERSONE DISPERSE IN SUPERFICIE a scovo
Le unità cinofile da soccorso (UCS) vengono chiamate ad intervenire ogni qualvolta si verifica una situazione di scomparsa o mancato rientro di una o più persone: tale attività esalta e sfrutta la naturale dote olfattiva dei cani. Una volta attivato il piano di soccorso, compito delle UCS è quello di perlustrare e bonificare l’area loro assegnata riferendo l’esito della ricerca al responsabile dell’intervento. Spesso gli interventi si svolgono in ambienti impervi ed ostili, per cui le UCS devono essere allenate ed addestrate a sapersi muovere in questi contesti. Durante la fase di addestramento si insegna al cane a muoversi nell’area di ricerca assegnata in modo che, nella perlustrazione, intercetti le particelle di odore in sospensione che lo condurranno alla fonte emittente (il disperso). Fondamentale è che il conduttore abbia sempre sotto controllo il cane in modo che sia sicuro di non tralasciare alcuna zona di ricerca.
Il cane deve essere addestrato ad intervenire in ogni tipologia di situazione: potenzialmente tutti i cani (anche quelli non di razza) sono adatti a svolgere questa funzione purché il rapporto con il conduttore sia ben consolidato, anche se proprio per le difficoltà che spesso si incontrano a livello ambientale fanno sì che siano preferibili cani di media-grossa taglia.
Ricerca di persone disperse in superficie: MANTRAILING
Il Mantrailing è una disciplina che permette al binomio cane-conduttore di seguire il percorso effettuata da una persona e ritrovarla. Questa disciplina è nata, all'inizio, per la ricerca di carcerati e si avvaleva dei famosi Bloodhound la razza canina ritenuta più adatta allo svolgimento di questa disciplina. Oggi, le unità cinofile delle forze dell'ordine in quasi tutta Europa fanno sempre più affidamento sul cane da ricerca Mantrailing per le loro attività. Un cane da ricerca Mantrailing riesce a discriminare i vari odori umani e seguirne uno distinto anche se l’ambiente è stato inquinato da altre persone o animali. Il Mantrailing ricerca esclusivamente l'odore della persona e può essere utilizzato anche all'interno di edifici, supermercati, stazioni,terminal, ecc. Al cane viene fatto annusare un testimone di odore della persona da ricercare (indumento, cappello, scarpe, ecc.): memorizzato l'odore il cane partirà alla ricerca dello scomparso.
SOCCORSO IN MARE
L’addestramento per la formazione di unità cinofile per il salvataggio in mare prevede un addestramento a terra durante il periodo invernale ed uno in acqua durante il periodo estivo. Durante la prima fase delle preparazione tecnica si punta a creare o perfezionare la relazione tra proprietario e cane: rispetto del cane, fiducia del cane verso il conduttore, motivazione ad agire sono fondamentali per operare in un contesto di soccorso nautico.
Durante la fase successiva, si insegna al cane a non aver paura dell’acqua anche in condizioni di mare mosso, a mantenere il giusto assetto di nuoto e a nuotare insieme al proprietario senza essere di intralcio. Acquisita una buona familiarità con l’ambiente acquatico, il training si concentra sugli esercizi che simulano situazioni reali di salvataggio. Il conduttore con l’ausilio del proprio cane dovrà quindi valutare lo scenario e decidere le modalità di intervento per portare a buon fine il recupero di uno o più figuranti che simulano di annegare: partendo entrambi da riva, imbarcandosi su un gommone o su un pattino, oppure chiedendo al proprio cane di intervenire in autonomia recuperando un salvagente anulare lanciato al malcapitato o apportando alla persona in difficoltà un cima a cui aggrapparsi. Al cane si potrà chiedere di trainare un natante in avaria ed alla deriva, oppure recuperare un malcapitato privo di sensi con la presa al polso.
Acquisito il brevetto operativo, l’U.C. potrà dare la propria disponibilità ad essere di supporto all’attività di presidio delle spiagge in collaborazione con la Capitaneria di Porto e con le associazioni locali che svolgono istituzionalmente il servizio assistenza bagnati (bagnini in torretta).
Il brevetto operativo di salvataggio ha durate (biennale) ed alla scadenza l’U.C. deve sostenere un esame di rinnovo.
I requisiti necessari per iniziare il corso sono: per il cane, docilità e buona socializzazione con gli altri cani e le persone (bambini), buon temperamento e tempra non eccessivamente dura. Buona acquaticità. Caratteristiche queste che ritroviamo di norma in razze quali golden retriever , labrador retriever, pastori tedeschi, Terranova, Leonberger. Tuttavia l’attività può essere svolta da tutte le razze di cane anche compresi i meticci purché di peso non inferiore ai 25/30 kg. Requisiti per il conduttore: essere bagnino di salvataggio o assistente bagnante con brevetto in corso di validità.