05/10/2025
L’appetito vien mangiando 😋
Sono diverse le patologie che causano una diminuzione dell’assunzione spontanea di cibo.
In generale assistiamo ad una riduzione dell’appetito in caso di nausea, dolore, ipertermia e abbattimento. Nel gatto, un’altra causa frequente è la riduzione dell’olfatto, un paziente che non sente gli odori molto difficilmente mangerà spontaneamente.
Anche in caso di traumi facciali o di gravi problemi alla bocca, a causa del dolore, l’animale può smettere di mangiare.
Una scorretta alimentazione protratta porta, in tempi brevi, a perdita di peso, disidratazione, carenze nutrizionali e riduzione delle masse muscolari.
È quindi necessario un rapido intervento al fine di:
🔍 Identificare e trattare la causa
💊 Gestire eventualmente nausea e/o dolore; provare a stimolare l’appetito con farmaci “oressizzanti”, particolarmente utilizzati nel gatto
🥘 Supportare dal punto di vista nutrizionale il paziente.
Per quanto riguarda il supporto nutrizionale, la prima cosa utile a mio avviso, è sicuramente quella di provare vari tipi di alimenti al fine di identificare formati o gusti prediletti.
Se, nonostante tutti gli accorgimenti, non si raggiunge il fabbisogno giornaliero e si ha una perdita di peso è necessario considerare l’alimentazione assistita.
L’alimentazione forzata viene generalmente sconsigliata perché associata a stress e ad un aumento dell’avversione al cibo.
Con il termine di alimentazione assistita mi riferisco quindi all’alimentazione mediante sondino. Sono due i tipi più frequentemente utilizzati e di cui voglio parlare: il sondino naso-esofageo o naso-gastrico, che dal naso arriva rispettivamente nell’esofago o nello stomaco, e il sondino esofagostomico, che si posiziona nell’esofago attraverso una stomia, ovvero una piccola breccia chirurgica che permette di inserire il sondino direttamente in esofago al lato del collo.
I pro e i contro del naso-esofageo e naso-gastrico sono:
😊 Facile inserimento: si inserisce in pochi secondi, con l’animale sveglio, utilizzando solo poche gocce di anestetico locale
😊 Buona tollerabilità
😊 Possibilità di svuotare lo stomaco in caso di stasi gastrica (solo sondino naso-gastrico)
😊 Possibilità di alimentarsi spontaneamente
😊 Economico
😢 Utilizzo esclusivo di alimenti dedicati (liquidi)
😢 Breve permanenza: circa 5 giorni
😢 Può causare riniti
😢 Necessario sempre il collare Elisabetta
Per quanto riguarda il sondino esofagostomico:
😊 Buona tollerabilità
😊 Lunga permanenza: fino ad un mese o poco più se ben tenuto
😊 Grosse dimensioni = possibilità di somministrare alimenti in mousse e terapie
😊 Non sempre necessario il collare Elisabetta
😊 Possibilità di alimentarsi spontaneamente
😢 Necessaria l’applicazione in anestesia generale
😢 Costi maggiori
😢 Medicazioni frequenti
La scelta di procedere con un’alimentazione assistita non ci deve spaventare, deve infatti essere vista come un utile supporto volto a superare una fase delicata della vita del nostro animale.
Dott.ssa Giulia Matilde Vaira
Assistenza veterinaria a domicilio
Sassari e provincia
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