05/04/2017
Uno dei nostri scrittori di mare, Gianfranco Martana, continua nelle sue navigazioni...
Un enorme in bocca al lupo e speriamo vorrai condividere con noi qualcosa in più su questa tua nuova grande storia!
Qualche anno fa scrissi un trattamento cinematografico di una ventina di cartelle che intitolai provvisoriamente "Storia di Piero". Come altri progetti, l'ho poi abbandonato. Ora, per una serie di circostanze, mi è venuta voglia di riprenderlo per trasformarlo in un romanzo (lo stesso processo di "Mammaliturchi!"). Può sembrare una sciocchezza, ma per prendere coraggio e dare inizio a una nuova impresa è di grande aiuto trovare un titolo e abbozzare una copertina che ci piacciano. E così, eccoci qua...
"Venne a lavorare in redazione una giornalista di origine danese, e Piero l’accolse sorridendo, con parole che sembravano affiorare alla sua bocca da un tempo lontano: «Luk ikke op for systemet da der derved er fare for elektrisk stød». Poi scappò via. I colleghi presenti le chiesero cosa diavolo avesse detto, e lei: «La pronuncia faceva schifo, ma significava più o meno 'Non aprire l’apparecchio: pericolo di scossa elettrica'»"
Il "romanzo di formazione" di un bambino anomalo e cocciuto cresciuto in un paesone del Sud Italia, che un giorno decide di fare il giornalista. Il racconto segue il nostro eroe (che si trasferisce prima nel capoluogo, poi a Roma) fino alla soglia dei trent'anni, quella immaginaria “linea d’ombra” che separa la giovinezza dall’età adulta, quando si cominciano a fare i conti con le conseguenze esaltanti e dolorose delle scelte compiute.