
23/06/2025
Come riconoscere la presenza dei forasacchi :
Emergenze estive: i forasacchi (o ariste)
Si tratta di semi di Graminacee le cui loro spighette coi peli rigidi rivolti in basso possono rimanere intrappolate nel pelo di un animale e attraversarne la pelle. Inoltre, con i movimenti dell'animale, possono scavare dei lunghi tragitti sottocute e nei tessuti dell'animale che danno origine a delle ferite, infezioni (perchè un corpo estraneo porta sempre un sacco di batteri) ascessi o granulomi.
Ovviamente causano grande dolore e l'animale si leccherà o gratterà insistentemente la parte interessata.
La razza più a rischio è lo Springer Spaniel, per il pelo lungo, in particolar modo attorno alle zampe e orecchie, ma vedo anche molti casi che riguardano barboncini e simili.
Le ariste più comuni sono l'orzo selvatico e l'avena fatua, che nel periodo di giugno sono secche e ormai mature. Il vantaggio evolutivo e la grande diffusione di queste piante e proprio legato alla la loro capacità di restare aggrappate agli animali e ve**re trasportate lontano. Bisogna dunque fare molta attenzione, non solo alle passeggiate, ma anche giardini e cortili.
Il punto più comune in cui si infilano i forassacchi è tra le dita: la punta della spiga si conficca nello spazio interdigitale provocando dolore e zoppia. Il cane si lecca insistentemente l'area interessata che spesso è molto arrossata e rigonfia. Spesso è possibile agire in autonomia estraendo la spiga con l'aiuto di una pinza, se non si vede nulla è bene andare dal proprio veterinario il prima possibile, siccome i forasacchi migrano. Di solito per noi è facile trovarli con l'aiuto di speciali pinze quando è ancora visibile il punto di ingresso oppure seguendo il tratto drenante dell'eventuale ascesso formatosi a seguito dell'infezione.
Se un proprietario aspetta molto diventa più difficile e bisogna esplorare chirurgicamente l'area interessata e ricorrere a metodiche di imaging per visualizzare il forassacco, in particolar modo se è migrato su per la zampa o attraverso l'arto.
Nella mia esperienza, il secondo punto più comune sono le orecchie. I forasacchi si infilano nel canale auricolare e possono addirittura rompere la membrana timpanica. Il cane scuote la testa costantemente, si gratta e spesso la tiene inclinata verso il lato affetto. In tal caso bisogna andare dal veterinario che sederà l'animale e rimuoverà il forasacco e tratterà l'eventuale infezione.
I forasacchi possono anche entrare nel naso: in questo caso il cane comincia a starnutire non stop, violentemente, talvolta perde sangue da una narice. Con il tempo la tosse può diventare cronica e il cane può avere febbre persistente. In questo caso l'approccio migliore è anestesia ed endoscopia.
Altri luoghi interessanti dove ho trovato dei forassacchi sono il fornice congiuntivale e il prepuzio. Quello più strano era conficcato nella gengiva di un gatto, vicino a un premolare, completamente ricoperto da tartaro.
Esistono anche casi più subdoli, con animali che si presentano in clinica con debolezza generale e febbre. Uno di questi all'esame radiografico aveva una opacità sospetta nel torace caudale.
Riferito, alla TAC notano un corpo estraneo vicino alla giunzione costocontrale di una delle ultime costole, e all'esplorazione chirurgica si è scoperto che era un forasacco.
Cosa fare quindi?
Tenere il pelo attorno alle zampe e orecchie corto. Ispezionare l'animale in particolar modo dopo le passeggiate e rimuovere tutti i forasacchi attaccati nel pelo.
Ultimo ma non per importanza, se l'animale sta male, si lecca, scuote la testa, eccetera, portarlo dal veterinario!