JaraBau

JaraBau Sono un educatore e addestratore cinofilo, con qualifica riconosciuta dall’ ‘Unione Sportiva US ACLI.

Lavoro con passione per accompagnare cani e persone lungo il cammino della conoscenza e della comprensione reciproca. Il primo obbiettivo è quello di promuovere il benessere del cane, del binomio e del gruppo familiare. Propongo percorsi personalizzati al fine di favorire una relazione serena ed equilibrata fornendo strumenti che permettano ai cani di inserirsi serenamente nel contesto sociale e

alle persone di imparare a riconoscere, comprendere, rispettare le esigenze etologiche, fisiche ed affettive dell’animale che hanno accolto nella loro vita. Vivere con un cane significa, per me, condividere tempo ed esperienze e intraprendere un percorso di crescita dove ognuno impara e ognuno insegna.

17/06/2024

lo rifarei tutto da capo questo MRCdC - Master Riabilitazione comportamentale del cane

14/06/2024

Perchè i cani non si ribellano a chi li maltratta?

Anche tra le relazioni cani-umani esistono relazioni maltrattanti, nelle quali il cane non viene visto e ascoltato, nelle quali i suoi bisogni e le sue emozioni vengono sempre sottoposte al volere del proprietario.
All'interno di queste relazioni i gradi di maltrattamento variano dall'ignorare il cane al fargli subire punizioni corporali.
Nel cane si generano senso di impotenza e inefficacia -non posso, non sono in grado, non ho vie d'uscita- tanto da stringere relazioni di forte dipendenza verso il proprietario maltrattante.
Quello che può sembrare un controsenso, ossia il bisogno di assecondare e restare vicino a colui che esercita violenza è ben spiegato dal mondo scientifico a partire dalle teorie sull'attaccamento per cui in un mammifero, in stati di forte disagio, prevale il bisogno di vicinanza e sicurezza piuttosto che l'allontanamento.

Questi cani saranno fortemente dipendenti dai loro proprietari e tenderanno a ubbidirgli mentre rispetto al resto delle relazioni tenderanno a sentirsi minacciati e in pericolo e si esprimeranno con lo stesso stile e vocabolario aggressivo con il quale sono stati cresciuti.

Proprio questi cani potenzialmente possono diventare estremamente pericolosi perchè se sfuggono al controllo non hanno struttura cognitiva per interpretare correttamente le situazioni che saranno interpretate attraverso stati emotivi improntati su paura e rabbia e saranno dotati di un vocabolario comunicativo strettamente aggressivo.
Io penso che farci credere che viviamo in uno stato di forte allarme per quanto riguarda i cani, farci credere che i cani siano come bombe pronte ad esplodere, non faccia altro che favorire questo genere di relazioni andando a minare qualsiasi genere di prevenzione.

dott.ssa Federica Manunta

Attilio Miconi

11/06/2024

Perchè i cani non si ribellano a chi li maltratta?
Anche tra le relazioni cani-umani esistono relazioni maltrattanti, nelle quali il cane non viene visto e ascoltato, nelle quali i suoi bisogni e le sue emozioni vengono sempre sottoposte al volere del proprietario. All'interno di queste relazioni i gradi di maltrattamento variano dall'ignorare il cane al fargli subire punizioni corporali. Nel cane si generano senso di impotenza e inefficacia -non posso, non sono in grado, non ho vie d'uscita- tanto da stringere relazioni di forte dipendenza verso il proprietario maltrattante. Quello che può sembrare un controsenso, ossia il bisogno di assecondare e restare vicino a colui che esercita violenza è ben spiegato dal mondo scientifico a partire dalle teorie sull'attaccamento per cui in un mammifero, in stati di forte disagio, prevale il bisogno di vicinanza e sicurezza piuttosto che l'allontanamento. Questi cani saranno fortemente dipendenti dai loro proprietari e tenderanno a ubbidirgli mentre rispetto al resto delle relazioni tenderanno a sentirsi minacciati e in pericolo e si esprimeranno con lo stesso stile e vocabolario aggressivo con il quale sono stati cresciuti.
Proprio questi cani potenzialmente possono diventare estremamente pericolosi perchè se sfuggono al controllo non hanno struttura cognitiva per interpretare correttamente le situazioni che saranno interpretate attraverso stati emotivi improntati su paura e rabbia e saranno dotati di un vocabolario comunicativo strettamente aggressivo.
Io penso che farci credere che viviamo in uno stato di forte allarme per quanto riguarda i cani, farci credere che i cani siano come bombe pronte ad esplodere, non faccia altro che favorire questo genere di relazioni andando a minare qualsiasi genere di prevenzione.
dott.ssa Federica Manunta
Attilio Miconi

Inizia il caldo…facciamo attenzione ‼️
08/06/2024

Inizia il caldo…facciamo attenzione ‼️

I cani percepiscono il caldo in modo diverso da noi, a causa delle differenze nella loro termoregolazione

25/05/2024

guardarsi negli occhi è qualcosa di profondamente intimo.

Blogger

16/05/2024

La sofferenza del morso.

Quando un cane morde, crea un danno, a volte gravissimo.
Può lacerare la pelle, i muscoli, può arrivare ad uccidere.
Ed è naturale concentrarsi sulla 'vittima', di qualunque entità sia, l'aggressione, dobbiamo occuparci dell'individuo colpito, della sua salute e delle sue emozioni.

Ma

Cosa c'è dietro il morso?

Quanto sappiamo su cosa prova un cane, quando morde? Quando scatta. Quando si lancia contro qualcuno?

Aggredire è sofferenza. Sia per chi viene aggredito, che per chi aggredisce. Un cane che morde, spesso, non sta 'scegliendo' di farlo, potrebbe sentire di non avere scelta, potrebbe non essere in grado di controllarsi, potrebbe essere in preda ad un impulso, una strategia di adattamento, chiaramente non funzionale, che lo porta ad emettere un comportamento, purtroppo, predatorio.

Troppo spesso guardiamo il mondo suddividendolo in buoni e cattivi, bianco o nero.
Perché è molto più complicato fare i conti con la scala dei grigi.

Un cane che morde è un cane che soffre.

E un cane che soffre ha bisogno di aiuto.

In foto Summer e Kozmic, famiglia Delirio in un momento di gioco 💟

Dando significati umani finiamo per svilire comportamenti che per i cani valgono molto
03/05/2024

Dando significati umani finiamo per svilire comportamenti che per i cani valgono molto

IL BACIO DEL CANE

Il comportamento del leccare nel cane ha le sue origini nel comportamento neonatale quando il cucciolo cerca di trovare le mammelle della madre per alimentarsi. Il leccare viene poi col passare del tempo riorientato e usato come un gesto di pacificazione tra conspecifici. Il cane insicuro o sottomesso lecca il suo avversario. Il leccare può anche essere visto come un gesto puramente pacificante, anche quando non c'è nessun altro cane da leccare. Le mamme canine leccano i loro cuccioli per tenerli puliti e probabilmente anche caldi. Questo contatto può anche essere rilevante nello sviluppo della consapevolezza tattile dei cuccioli. Leccare è anche visto in connessione con il comportamento di corteggiamento, in cui il maschio lecca i genitali della femmina prima dell'accoppiamento.
Ma allora cosa vuol dire quando il cane ci lecca?!?
Il segnale, può sembrare sempre il medesimo ma in ragione di tanti elementi può voler significare tanti sensi diversi:
- un atto di sottomissione se il cane si sente sopraffatto dalla persona o ne ha paura
- un saluto di ricongiungimento al branco quando torniamo a casa
- cerca di toglierci dal corpo degli odori troppo forti o emotivamente negativi in modo da occultarci da probabili predatori, insomma cerca di difenderci da eventuali pericoli
- pulizia rituale tra membri di un gruppo intimo
- ricerca di attenzione per poi proporre un'attività
- un gesto di vero affetto verso una figura d'attaccamento
- richiesta di cibo, come da cuccioli leccavano la bocca della madre per stimolarne il rigurgito
- segnalazione di anomalie psico-fisiche nel responsabile umano
- lasciare il proprio odore come testimonianza di proprietà
- e molto altro ancora...
Bisogna sempre cercare di contestualizzare IL BACIO e capire quale motivazione spinge il cane a leccare. Il cane è sereno, è agitato, la leccata è veloce o lenta, dove lecca, quando lecca, chi lecca?!? Usa la punta della lingua o la usa tutta e la passa come un pennello?!? In che momento lo fa? Tante domande e tanti elementi da analizzare per capire meglio.

Osservate e ragionate perchè IL BACIO del cane non è mai un semplice BACIO.

Ormai tutte le scuole cinofile mettono il focus sulla relazione. Ma dobbiamo chiederci cosa intendono quando ne parlano,...
02/05/2024

Ormai tutte le scuole cinofile mettono il focus sulla relazione. Ma dobbiamo chiederci cosa intendono quando ne parlano, perché per molti ancora la capacità ed il diritto di autodeterminazione non è riconosciuto ai cani.

09/03/2024

La STERILIZZAZIONE PRECOCE non la dovremmo praticare, perchè IMPEDIRE L'ADOLESCENZA significa IMPEDIRE il MODELLAMENTO CEREBRALE

Questa sterilizzazione giovanile dimostra, nel 31% dei casi, il PEGGIORAMENTO delle PAURE in entrambi i sessi.

In particolare i cani diventano MENO TOLLERANTI alle MANIPOLAZIONI (toccati, trattenuti, spinti, spazzolati, ecc.) nel 33%

Sono PIU' ECCITABILI +8%

Si RIDUCONO effettivamente le marcature ordinarie -68%,
ossia si riduce di 2/3 nel maschio (NON è un buon motivo per sterilizzare a meno di casi particolari)
In generale c'è una AGGRESSIVITA' decisamente maggiore sia nei maschi che nelle femmine che va da un MINIMO di 20% ad un MASSIMO del 100%, a seconda del tipo di aggressività.
(LAVORO fatto su quasi 16.000 individui, quindi TANTI!)

Nei maschi l'ETA' di sterilizzazione NON è una variabile che influisce sul peggioramento, cioè a tutte le età POSSONO PEGGIORARE, poichè il TESTOSTERONE influisce sui maschi ad ogni età, nel maschio c'è un tracollo e molti dei suoi comportamenti ne saranno influenzati... la "personalità mascolina sicura di se" è fondata sul testosterone

Mentre nelle femmine invece l'età precoce (< 12 mesi) si accompagna a un effetto più imponente rispetto alla sterilizzazione tardiva, rischiamo che non ci sia stata proprio la sperimentazione degli ormoni sessuali nel cervello

Nei cani maschi CASTRATI nelle interazioni intraspecifiche libere, sono stati studiati si nota una EVIDENTE RIDUZIONE dei comportamenti "sicuri di sè" e un AUMENTO dei segnali di STRESS.
Inoltre sono PERSEGUITATI e STRESSATI dai maschi integri e, a volte AGGREDITI dalle femmine.
Sono più inclini a SOTTRARSI all'esplorazione olfattiva, non la tollerano tanto.
Sono MENO INTERESSATI agli altri, in generale.

I cani di entrambi i sessi, privati delle gonadi, hanno dimostrato di essere PIU' AGGRESSIVI, PIU' PAUROSI e PIU' ECCITABILI di quelli integri e, in generale, sono MENO ADDESTRABILI.

Dott.ssa Barbara Gallicchio
Webinar ThinkDog 12/12/23

“𝙇’𝙖𝙩𝙩𝙤 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙖𝙡𝙩𝙤 𝙚 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙛𝙚𝙘𝙤𝙣𝙙𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙡𝙞𝙗𝙚𝙧𝙩𝙖̀ 𝙪𝙢𝙖𝙣𝙖 𝙨𝙩𝙖, 𝙞𝙣𝙛𝙖𝙩𝙩𝙞, 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙣𝙚𝙡𝙡’𝙖𝙘𝙘𝙤𝙜𝙡𝙞𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙘𝙝𝙚 𝙣𝙚𝙡 𝙙𝙤𝙢𝙞𝙣𝙞𝙤.”Durante quest...
20/02/2024

“𝙇’𝙖𝙩𝙩𝙤 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙖𝙡𝙩𝙤 𝙚 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙛𝙚𝙘𝙤𝙣𝙙𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙡𝙞𝙗𝙚𝙧𝙩𝙖̀ 𝙪𝙢𝙖𝙣𝙖 𝙨𝙩𝙖, 𝙞𝙣𝙛𝙖𝙩𝙩𝙞, 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙣𝙚𝙡𝙡’𝙖𝙘𝙘𝙤𝙜𝙡𝙞𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙘𝙝𝙚 𝙣𝙚𝙡 𝙙𝙤𝙢𝙞𝙣𝙞𝙤.”

Durante questa diretta analizzeremo un tema cruciale quello dell’accoglienza e della scelta consapevole del far entrare nella nostra vita un nuovo cane. Faremo due chiacchiere accennando quanto sia fondamentale porsi delle domande ancor prima di dare ospitalità nella nostra famiglia ad un’altra anima.

Eddai Kira…. Non ti piace questo gioco? Proprio no? Vabbè, ok…
12/02/2024

Eddai Kira…. Non ti piace questo gioco?
Proprio no?
Vabbè, ok…

19/01/2024
12/01/2024

Molto del lavoro di un Facilitatore è dedicato al togliere. Togliere tutto quello che è in più, quello che costringe l'animale o la persona a perdere contatto con il proprio sentire, impedendo la libera espressione della propria essenza.

Una fase indispensabile per ritrovarsi e riconoscersi, di grande sostegno alla salute di tutto l'organismo.

Un cane gestito attraverso dei comandi ad esempio avrà minime possibilità di espressione, dovrà aderire alla richiesta o rischia una punizione. La punizione non è solo legata alla violenza, è spesso sufficiente lo scontento della figura di riferimento a mortificare un buon intento.

Il cane si troverà così costretto all'interno di confini spigolosi, come una scatola invisibile; quando invece il suo messaggio d'amore per noi ha bisogno di grandi spazi per fluire e avvolgerci.

Tutto quello che è trattenuto non sparisce, può depositarsi sul corpo o portare il cane a distruggere "la scatola".

E per noi umani? Anche noi abbiamo diverse scatole che ci stanno strette. A noi sta riconoscerle e liberarci.

Illustrazione di Richard Smythe

03/01/2024

Le basi della comunicazione canina.

20/12/2023
13/12/2023

Riflettiamoci su

30/11/2023

Io amo i cani, tanto. Proprio perché li amo credo che certe derive dovrebbero perlomeno farci riflettere…

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