La nostra azienda agricola, nata nel 2000, ha la sua produzione a poche centinaia di metri dal mare, in località Le Morge di Torino di Sangro e si sviluppa su un’estensione di 11 ettari in un unico appezzamento. La gestione aziendale è attuata completamente a livello familiare. La disponibilità di irrigazione costante e la collocazione in piena Costa dei Trabocchi, quindi in ambiente particolarmen
te favorevole, rendono possibile la coltivazione di ortaggi di ottima qualità in diversi periodi dell’anno. Abbiamo inoltre avviato in questa splendida area un allevamento a ciclo biologico completo di lumache, della specie “Helix Aspersa Muller". In azienda vengono seguiti i principi dell’Agricoltura Integrata, privilegiando gli interventi meccanici rispetto a quelli chimici, attuando lunghe rotazioni ed effettuando concimazioni organiche con il reimpiego del letame prodotto in azienda. Tutto questo nell’ottica di fornire un prodotto in linea con i moderni standard di mercato ma con un occhio di riguardo alla salvaguardia del suolo e dell’ambiente circostante. In altre parole cerchiamo di coniugare antico e moderno nel miglior modo possibile, tenendo fermo come obiettivo il pieno rispetto del consumatore. L’IDEA
Il progetto l’Ort Che Vu Tu ha lo scopo di riscoprire le antiche tradizioni rurali della nostra regione nell’ottica di un’agricoltura sostenibile e di incentivare il consumo di alimenti freschi,sani e di stagione. La globalizzazione,infatti, se dà un lato è stata foriera di aspetti positivi, primi fra tutti lo scambio interculturale con conseguente arricchimento di tutte le parti in causa dall’altro ha reso possibile il reperimento di qualsiasi prodotto in qualunque momento proveniente da qualsivoglia parte del mondo. Se ciò può essere considerato come un aspetto positivo in alcuni ambiti non lo è affatto per il settore agricolo. Sempre più spesso infatti vediamo sui banchi dei supermercati prodotti stagionali e non stagionali provenienti dai più disparati luoghi (asparagi dal Cile,carciofi ed olio di oliva dalla Tunisia, aglio dal Messico e dalla Cina, agrumi dal Marocco e via discorrendo). L’accrescersi di questo fenomeno provoca una serie di danni sia al consumatore che al produttore. Dà un lato chi mangia verdure provenienti dall’estero (molto spesso inconsapevolmente) viene privato delle garanzie di freschezza e di genuinità che solo la produzione locale è in grado di offrire. Sul fronte opposto il massiccio consumo di ortaggi provenienti da nazioni extra UE (dove molto spesso non vengono effettuati controlli adeguati a garantire la sanità degli alimenti e che possono sfruttare un costo della manodopera sensibilmente più basso ) innesca un meccanismo “perverso” che costringe molti produttori,per non vedersi tagliati fuori dal mercato, ad applicare una politica di contenimento dei costi e di massimizzazione delle produzioni, il tutto con evidenti ricadute dal punto di vista qualitativo. Coloro che invece soccombono a meccanismi di questo genere ( spostandosi verso produzioni industriali o abbandonando il settore)non fanno altro che “liberare” fette di mercato che immediatamente vengono occupate da produzioni extranazionali. Per noi l’unico modo di spezzare questa catena consiste nell’avvicinare il consumatore al produttore incentivando la c.d. “filiera corta” e parallelamente sensibilizzarlo portandolo a conoscenza delle maggiori qualità organolettiche e salutistiche del prodotto a Km 0. Inoltre tagliare passaggi inutili che comportano una ingiustificata lievitazione dei prezzi ha come conseguenza principale quella di mettere in grado i produttori primari di fornire un alimento migliore ad un prezzo più basso. Uno dei modi più semplici per rendere edotto il sempre più aggiornato consumatore è quello di far toccare con mano come si arriva a produrre una patata,piuttosto che un cavolo o un fi*****io. Da qui il lancio di questa iniziativa che speriamo sia gradita a tutti coloro che intendono riscoprire i sapori di una volta e riavvicinarsi ad uno stile di vita più semplice ma sicuramente più sano. Gestire un orto urbano presso la nostra azienda significa veder crescere i frutti del proprio impegno, coltivare con le proprie mani il cibo che porteremo in tavola. Potrete fare tutto questo immersi nella natura e godendo allo stesso tempo di un panorama mozzafiato; La nostra azienda di 11 Ha infatti sorge al confine con la riserva naturale regionale Lecceta di Torino di Sangro, e si trova ad 1km dal Lido delle Morge e a soli 4km dalla riserva naturale di punta Aderci recentemente eletta la terza spiaggia più bella d’Italia.
