19/02/2025
COSA PUÒ SUCCEDERE CON LA CARNE DI MAIALE
Visto che negli ultimi post abbiamo parlato di alimentazione, ne approfitto per ricollegarmi con una piccola parentesi sulla carne di maiale a cui vi ho accennato anche dal vivo durante la presentazione ma non essendoci tempo per dilungarvisi, vorrei concentrarmici oggi perché non è un aspetto secondario .
Questi due video sono del collega Carlo Pezzuto, che ha recentemente affrontato gli esiti di questa malattia detto morbo di di Aujeszky o anche detto pseudorabbia, un virus che i nostri cani e gatti possono contrarre solo ingerendo carni crude di suidi infetti. E’ una malattia che si sviluppa nei maiali e nei cinghiali causata da un herpesvirus, ma mentre nel suino non è letale e si manifesta con aborti, natimortalità e sintomi respiratori ed è quindi causa di importanti danni economici in allevamento, per i nostri cani e gatti (e altri mammiferi domestici) è invece letale nel 100% dei casi, con questa manifestazione neurologica che porta dopo circa 3-7 giorni dall’ingestione delle carni infette, a meningoencefalite ed un prurito incoercibile talmente intenso da arrivare ad automutilarsi come vedete in questo video, e responsabile in 48h di paralisi respiratoria e morte .
Non esiste una cura.
Questi animali (se non muoiono prima da soli), vengono messi in coma farmacologico per farli morire con meno sofferenza possibile.
In Italia la diffusione negli allevamenti di suini domestici è rara poichè i nostri allevamenti sono controllati ed i suini vengono tutti vaccinati a tappeto per questo virus, tanto che alcune regioni italiane sono già valutate come indenni da anni (zero casi) e si punta a poter dichiarare eradicata la malattia dall’allevamento suinicolo su tutto il territorio italiano. Nonostante ciò è bene comunque ricordare che la malattia c’è ed il virus ad oggi continua a circolare . Se nell’allevamento suinicolo italiano la malattia è ad oggi rara, negli allevamenti di suini di alcuni stati esteri è più diffusa (sopratutto nei paesi dell’area mediterranea) quindi bisogna porre molta attenzione anche alla provenienza dei prodotti!!Nel cinghiale selvatico è una malattia invece estremamente diffusa in tutta italia. Inevitabile dire che proprio per quanto appena detto, purtroppo la maggior parte dei casi che ancora vediamo di pseudorabbia, sono su poveri cani da caccia a cui vengono somministrate dopo la battuta di caccia gli scarti di carni e frattaglie dei cinghiali o a seguito anche del semplice morso sulla preda.
L’unico modo di inattivare il virus è la cottura AL CUORE DEL PRODOTTO a 60 gradi per almeno 60 minuti oppure a 100 gradi per almeno un minuto. Per questo motivo le crocchette sono sicure come anche tutte le carni ben cotte.
La STAGIONATURA, il CONGELAMENTO e la SCOTTATURA superficiale NON INATTIVANO IL VIRUS. Per questo motivo la BARF a base di carne cruda di maiale, anche se è stata congelata, è sempre pericolosa. Alcuni negozi affermano di avere carni idonee per la BARF. In tal caso richiedete il documento firmato dalla ASL di provenienza da Azienda Ufficialmente Indenne per la malattia di Aujeszky e diffidate di chi non è in grado di fornirvi tale certificazione (ma onestamente non lo trovo comunque un motivo valido per rischiare).
I masticativi essiccati invece sono sicuri perché subiscono una cottura lenta a 60 gradi per 12-24 ore. I 60 gradi per 60 minuti vengono quindi abbondamente superati.
Nella pratica, quando diamo da mangiare al cane cosa significa per noi? A cosa dobbiamo fare attenzione? Quali cibi non dobbiamo somministrare e come dobbiamo prepararli se vogliamo stare tranquilli?
- Cuocere sempre bene fino al cuore del prodotto la carne di maiale e ancora di più la carne di cinghiale!!!
- Evitare carne cruda di maiale o carne solo scottata superficialmente o poco cotta (es: la cottura tipo roast beef non è sicura)
- Evitare salumi (pancetta, coppa, salame, prosciutto crudo, lardo, speck e qualsiasi altro prodotto a base di maiale crudo stagionato), würstel non precotti, salsiccia e salamelle crude o poco cotte
- Non dare mai salumi di cinghiale perchè il rischio per il cane è elevatissimo!!
- Evitate assolutamente che i cani vengano in contatto, anche solo accidentale, con cinghiali abbattuti o feriti o loro parti del corpo (es: zampini, pelle, visceri ecc) che a volte è possibile trovare in campagna a seguito di predazione di selvatici o spandimento di rifiuti di letamaia.
Non voglio ovviamente creare allarmismo, i nostri allevamenti di suini sono per fortuna sicuri e quindi non entriamo nel panico se al nostro cane o gatto fin ora abbiamo saltuariamente dato una fetta di salame. I sintomi della malattia si manifestano dopo pochi giorni dalla ingestione quindi se non è successo niente dopo aver somministrato l’alimento potenzialmente infetto, vuol dire che il virus non c’era.
Il consiglio però è, ora che sapete che la malattia esiste, di non perseverare a fornire carne di maiale cruda perchè se pur rara, quando il cane si infetta non c’è alcuna speranza per lui di salvarsi.
Ci sono purtroppo persone che dicono “il mio cane mangia carne cruda di maiale da 10 anni e non ha mai avuto nulla…”. Il problema è che se per 100, 1000 volte non ha mai avuto nulla, la 1001esima potrebbe prendere, il virus. E anche se la prevalenza è bassa e i casi rari, se il cane prende la malattia, IL CANE MUORE.