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Claudia Dog Sitter Innamorata dei cani, appassionata di setter. Dog sitter professionale e qualificata in F.I.B.A. Federazione Italiana Benessere Animale dal 2013.
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12/08/2024
⚠️ALLARME PROCESSIONARIA⚠️Da febbraio a maggio, dai nidi di quercia e pino, le larve, di circa 4 cm, scendono in cerca d...
19/03/2024

⚠️ALLARME PROCESSIONARIA⚠️

Da febbraio a maggio, dai nidi di quercia e pino, le larve, di circa 4 cm, scendono in cerca di foglie 🍁 di cui si nutrono voracemente 🐛🌳

I peli di cui sono ricoperte 🐛 sono fortemente urticanti e possono provocare gravi reazioni allergiche con rischio di SOFFOCAMENTO dell'animale ‼️

SINTOMI 🚨🐛🌲
● ipersalivazione
● arrossamento della bocca
● edema della lingua e delle prime vie respiratorie

COME INTERVENIRE ⁉️⁉️

È fondamentale intervenire immediatamente sciacquando lingua e il muso 🐱 con acqua fredda 💧 per poi correre con urgenza dal veterinario 🥼🚨

La lingua 👅🪚 può subire danni irreversibili e se l'animale dovesse aver ingerito un bruco di processionaria, corre il rischio di necrosi dello stomaco con conseguente possibile esito fatale ‼️🪦

E' NECESSARIO SEGNALARE ALLE AUTORITA' LA PRESENZA DI QUESTI NIDI 🚔🚨🌳

Se solo sapessero quanto migliora le prestazioni lavorative…
03/10/2023

Se solo sapessero quanto migliora le prestazioni lavorative…

Il 28 per cento degli italiani che lavorano in ufficio ha un cane. E due su tre vorrebbe portarlo con sé al lavoro. Il dato emerge dalla ricerca «Gli uffici pet-friendly nell’era odierna, post pandemia», condotta da Swg e presentata a Milano

ALEXA
03/10/2023

ALEXA

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10/08/2023

🛟

A Ladispoli Argo e Perla salvano due uomini

« I Cani non sono bagagli»: così potrebbe essere riassunto il sogno di Debora Moretto, la 29enne torinese che ha lanciat...
02/08/2023

« I Cani non sono bagagli»: così potrebbe essere riassunto il sogno di Debora Moretto, la 29enne torinese che ha lanciato una petizione online per cambiare le regole del trasporto aereo degli animali domestici 👉🏻 https://chng.it/BxJKhTQy

La sua iniziativa è nata dall’amore per Otto, il suo golden retriever di cinque anni e mezzo. www.instagram.com/amicidiotto
Il posto del cane non è nella stiva di un aereo, ma in cabina con lei, che ha fatto della questione una battaglia personale. Il suo desiderio è che, nel prossimo futuro, le compagnie aeree prevedano spazi in cabina per i cani di taglia medio-grande, così da evitare separazioni traumatiche e viaggi stressanti per i nostri amici a quattro zampe.

Il problema tocca un numero sempre crescente di famiglie italiane: chi possiede un cane di taglia media o grande, infatti, spesso deve rinunciare all’idea di viaggiare in aereo con il proprio animale, oppure accettare che venga relegato nella stiva come un semplice bagaglio. Ne consegue un sacrificio per il padrone, costretto a separarsi dal proprio compagno, e un’esperienza spesso angosciante per l’animale.

Le regole attuali prevedono che in cabina possano viaggiare solo i cani di piccola taglia il cui peso, incluso quello del trasportino, non superi gli 8-10 chili. «Nel 2023 è assurdo che in Italia non sia ancora permesso, trattando gli animali come se fossero valigie o pacchi postali! Bisogna cambiare! Molte parti del mondo si stanno aggiornando!», scrive Debora su Change.org, sottolineando come la normativa vigente sia inadeguata a garantire il benessere di animali e proprietari.

La petizione, indirizzata al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha un obiettivo preciso: sensibilizzare il governo e le compagnie aeree sulla necessità di creare spazi in cabina riservati ai kennel dei cani. «Si potrebbero trovare molte soluzioni, anche solo 2/3 cani/gatti a viaggio per la sicurezza di tutti. Creare due posti per animali domestici con trasportino per cani di grossa taglia. Se nei treni è possibile viaggiare, siamo sicuri che anche negli aerei si possa trovare la soluzione più adatta», sostiene ancora la torinese.

Il sogno di Debora è condiviso da molti proprietari di animali in Italia, secondo cui il cielo, per cani e gatti, dovrebbe essere un luogo amico, non una barriera insormontabile. La petizione è iniziata, ne attendiamo gli sviluppi. L’obiettivo di Debora ora è raggiungere le 5 mila firme necessarie, sperando poi che la questione venga presa in considerazione dai legislatori italiani.
Firma anche tu 👉🏻 https://chng.it/BxJKhTQy

I cartelli che ci piacciono🔝Comune di Manduria
02/08/2023

I cartelli che ci piacciono🔝Comune di Manduria

🩷
01/08/2023

🩷

29/06/2023

(✏️ Alessandro Sala) Fino a qualche anno fa non era semplice viaggiare in compagnia del proprio cane o del proprio gatto e neppure organizzare vacanze in famiglia che includessero tutti i loro componenti, quattrozampe compresi. Difficoltà di utilizzare i trasporti pubblici — basti pensare che all’inizio non erano ammessi sui treni dell’alta velocità —, ma anche nel trovare strutture che accettassero gli amici scodinzolanti senza fare troppe storie, tanto che andavano di moda le guide con la mappa dei luoghi più accoglienti per le vacanza «a sei zampe». Le cose per fortuna sono cambiate e oggi sono sempre di più le strutture cosiddette «pet friendly». Anzi, potremmo azzardare che sia difficile trovare strutture che prevedano il divieto assoluto di introdurre animali domestici (talvolta sono previste limitazioni per l’accesso al ristorante o ad altre aree comuni). E a confermarlo sono i numeri: secondo una rilevazione Ixé per Coldiretti, lo scorso anno sono stati 8,5 milioni gli italiani che hanno scelto di trascorrere la villeggiatura in compagnia dei propri cani o gatti, evitando di lasciarli ad amici o parenti o di affidarli a dog e cat sitter o pensioni in città. Una tendenza in costante crescita, grazie all’accresciuta sensibilità nei confronti degli animali, ma anche al fatto che le famiglie che possiedono animali domestici sono ormai considerate dei big spender, clienti di valore, disposti a pagare di più pur di godere della compagnia dei propri amici di casa e, di conseguenza, da accogliere e assecondare il più possibile anche durante le vacanze. Il mercato globale degli hotel amici degli animali toccherà, secondo alcune stime, i 9,7 miliardi di dollari nel 2032, con una crescita del 124% nell’arco del decennio appena iniziato. 👉 Leggi l'articolo completo sul sito del 📰

14/02/2023

Per tutti gli “esperti cinofili pro”, al loro primo cane, che dettano regole e teorie senza senso.

I fumi tossici possono provenire da sostanze come insetticidi, gas lacrimogeni e fumo di incendi in cui vengono bruciati...
17/10/2022

I fumi tossici possono provenire da sostanze come insetticidi, gas lacrimogeni e fumo di incendi in cui vengono bruciati determinati materiali plastici e altre sostanze. Questi tipi di fumi irritano e infiammano le vie aeree del cane, rendendogli difficile la respirazione o suscitando reazioni specifiche ai veleni presenti nell’aria.

Ogni volta che un cane respira fumi tossici, bisogna supporre che le vie respiratorie si infiammino. La maggior parte dei veleni assunti per inalazione causa difficoltà respiratorie. Alcuni possono anche causare salivazione e contrazioni e tra gli indicatori di tossicità vi sono il vomito e il collasso, fondamentale è quindi agire rapidamente.

Non sottovalutare quindi il danno causato dall’inalazione del fumo o dalle tossine presenti nell’aria, poiché le vie respiratorie infiammate possono portare alla morte del cane per asfissia in poche ore. Chiamare subito il veterinario o la clinica di emergenza più vicina.
E’ preferibile spostare il cane in un’area lontana dai fumi velenosi senza mettere in pericolo se stessi, seguendo queste linee guida:

Se l’animale ha convulsioni, contenerlo in modo sicuro mentre si va dal veterinario;
Tenere aperti i passaggi dell’aria del cane;
Mantenere il respiro e aiutare la circolazione con la RCP quando necessario;
Se c’è tempo, sciacquare gli occhi del cane con acqua dolce o con un collirio specifico per cani;
Portare immediatamente il cane dal veterinario. Chiamare in anticipo in modo che possa prepararsi per il suo arrivo.

Candeggianti, detergenti e disinfettanti sono i prodotti chimici domestici che con più probabilità causano problemi ai cani. Pertanto, bisogna tenere gli animali domestici lontano da questi prodotti chimici proteggendoli prima, durante e dopo il tempo di pulizia. Anche i prodotti chimici per piscina/spa sono comunemente implicati negli avvelenamenti da inalazione. Mantenere questi prodotti contenuti in modo sicuro durante la normale manutenzione della piscina/spa.

Quando si accende un fuoco, prestare attenzione ai materiali utilizzati e tenere i cani fuori dalle aree chiuse che potrebbero riempirsi di fumo. Nelle aree rurali, prestare attenzione all’uso di insetticidi e ai programmi di irrorazione. Infine, assicurarsi che le apparecchiature che producono monossido di carbonio siano regolarmente sottoposte a manutenzione.

I gas tossici sono pericolosissimi per i cani, così come per le persone. Tra i gas più pericolosi, oltre al gas per uso domestico, ci sono il monossido di carbonio e l’acido carbonico.

Il monossido di carbonio, ad esempio, è un gas non irritante, che viene prodotto mediante la combustione di carbone così come l’acido carbonico.

Questi gas, non appena inalati, vengono assorbiti nel sangue e riducono gradualmente l’apporto di ossigeno al corpo provocando seri danni all’organismo o portando addirittura alla morte dell’animale.

I rimedi contro i gas tossici sono diversi ed ognuno dipende non solo dal tipo di gas, ma anche dal peso del cane e dal suo stato di salute. Si può affermare che è sempre opportuno che sia il veterinario ad occuparsi di un avvelenamento da gas tossico, con un trattamento che serve a ripristinare i giusti livelli di ossigeno agli organi vitali. Una flebo o una lozione multivitaminica, inoltre, potranno aiutare il cane a rimettersi in forze.

Bisogna infine ricordare che un periodo di riposo è necessario dopo che il cane ha subito un avvelenamento da gas. Bisogna evitare gli sforzi, luoghi troppo caldi e umidi e i cibi dovranno essere particolarmente proteici.

I sintomi di intossicazione sono variabili a seconda della percentuale di ossido di carbonio mescolata all'aria dell'ambiente in cui si trova il cane.

Se la dose è molto piccola il cane è inebetito, soffre di vertigini e fa fatica a spostarsi. Le mucose sono pallide. È intossicazione cronica.
Se al contrario la dose è massiccia, i sintomi si aggravano rapidamente. L'animale in pratica non può più respirare e resta indifferente a ogni richiamo. Dopo alcune convulsioni sopravviene la morte.

Concludendo che è sempre opportuno portarlo prontamente da un veterinario.

Una tabella indicativa sull’età dei nostri cani.
12/10/2022

Una tabella indicativa sull’età dei nostri cani.

Oggi vi parlo delle pericolosissime aghe “blu-verdi" che pochi conoscono, aumentate negli ultimi anni anche in Italia, a...
30/09/2022

Oggi vi parlo delle pericolosissime aghe “blu-verdi" che pochi conoscono, aumentate negli ultimi anni anche in Italia, a causa del riscaldamento globale.
Si trovano principalmente nei fiumi, nelle paludi e nei laghi e in acqua salata, ecosistemi di acqua salmastra e stagni. La loro presenza è maggiore nei mesi estivi e sono tossiche per i nostri amici a quattro zampe.

In realtà non si tratta di alghe, anche se è così che vengono comunemente definite: si tratta di organismi unicellulari che formano colonie, facenti parte del regno dei batteri, nella fattispecie i CIANOBATTERI.
A causa del riscaldamento della temperatura delle acque dolci, habitat in cui queste alghe vivono, le colonie di cianobatteri si stanno diffondendo più rapidamente che in passato.
I cianobatteri si nutrono di fosforo ed azoto: ecco perché l'eccessivo uso di fertilizzanti nelle zone limitrofe degli specchi d'acqua dolce e la cattiva gestione dei reflui degli allevamenti sono concause della proliferazione.
Questi pericolosi batteri producono una tossina (cianotossina) in grado di danneggiare il sistema nervoso ed il fegato in tempi rapidissimi, fino a provocare la morte.
A volte queste “fioriture” di batteri possono apparire come una vernice rovesciata sulla superficie dell’acqua, altre volte possono apparire sotto una forma più schiumosa, altre ancora sono più difficili da notare, quasi invisibili, e ciò rende difficile individuarle anche per i proprietari dei cani.

Il consiglio quindi è di non far avvicinare gli animali a pozze o a qualunque posto in cui c’è dell’acqua di colore verdastro. Gli animali possono ingerirla non solo bevendola ma anche leccandola dalla pelliccia. L’avvelenamento da cianobatteri nel cane è un pericolo poco conosciuto da noi proprietari, eppure un’intossicazione del genere può rivelarsi anche fatale per il cane.

Purtroppo, le attività umane contribuiscono alla proliferazione dei cianobatteri.

Il riscaldamento globale sta aumentando la temperatura dell'acqua, e molte fonti idriche contengono sempre più fosforo.
Anche l’uso eccessivo di pesticidi è una causa importante della proliferazione di questi organismi.
Le alte temperature e la presenza di nutrienti (fosfati e nitrati) alimentano la presenza di alghe verdi facendole moltiplicare e perturbare il delicato equilibrio dell'ambiente acquatico.
Se non trattata tempestivamente, l’intossicazione può portare alla morte del cane.
Per prima cosa bisogna osservare attentamente la zona alla ricerca di eventuali divieti di balneazione. In seguito, si passa all’acqua, ma attenzione perché le alghe non sono sempre visibili in superficie, poiché possono attaccarsi alle rocce sott'acqua o nascondersi appena sotto la sua superficie.

Sfortunatamente, queste alghe possono a volte essere presenti in zone in cui è consentito nuotare, anche se questi punti d'acqua sono di solito chiusi non appena si è a conoscenza del pericolo.

Naturalmente, evitare di fare il bagno o di passeggiare intorno all’acqua se questa presenta chiaramente cianobatteri.

Se il cane ha goccioline d'acqua sul mantello a causa degli schizzi, rischia di intossicarsi leccandosi, per questo si dovrebbe lavare il suo manto con abbondante acqua pulita non appena se ne ha la possibilità.

Non esiste un antidoto per l'avvelenamento da cianobatteri, ma uno specialista sarà in grado di curare i sintomi del vostro cane.

Se possibile, prelevare un piccolo campione dell'acqua ingerita in modo da poter fare dei test.

I cianobatteri sono particolarmente persistenti e onnipresenti.

Acque calde, poco profonde e soleggiate, come laghi, stagni e fiumi con poca corrente o fondo, sono terreni ideali per la loro riproduzione. Si tratta di organismi sono molto tenaci e si possono trovare in tutti i tipi di acqua anche in ambienti desertici.

Bevendo acqua potabile che contiene le tossine rilasciate dai cianobatteri, i cani sono vittime di intossicazione, anche se ne ingeriscono solo poche gocce.

Esistono diversi tipi di cianobatteri, più o meno potenzialmente tossici. Nel nostro paese le regioni a più alta concentrazione di questi organismi sono:

Sardegna;
Lazio;
Piemonte;
Lombardia;
Trentino;
Sicilia.

I sintomi possono comparire appena 15 minuti dopo l’esposizione. La maggior parte degli animali mostrerà segni entro una o due ore dall’ingestione della tossina. Alcuni tipi di cianotossine impiegheranno fino a 24 ore per apparire. Osservare sempre attentamente i nostri animali domestici per verificare che si verifichino queste condizioni:

Mancanza di respiro
Respiro affannoso
Eccessiva sbavatura
Scarico dagli occhi
Vomito
Diarrea
Disorientamento
Vertigini
Atassia (andatura ubriaca)
Paralisi
Tremori muscolari
Convulsioni
Membrane mucose pallide, bianche, gialle o blu
Sgabello nero o sanguinante

Se quindi sospettate che il vostro animale domestico sia stato esposto ad alghe / cianobatteri blu-verdi, dovreste considerare questa situazione come emergenza. Portare quindi immediatamente l'animale domestico all’ufficio veterinario aperto più vicino. Non c’è niente che si possa fare a casa per trattare questo. Indurre il vomito non è efficace per via del rapido assorbimento delle tossine. Il veterinario più vicino è l’unica possibilità di sopravvivenza.

Sfortunatamente, non esiste un antidoto per l’avvelenamento da cianobatteri. Sono disponibili trattamenti per offrire cure di supporto e gestire i sintomi. Il veterinario probabilmente somministrerà liquidi per via endovenosa e fornirà farmaci per alleviare o prevenire i sintomi. Probabilmente il tuo animale domestico dovrà essere ricoverato in ospedale per cure intensive.

Il modo migliore per proteggere gli animali domestici dalle alghe blu-verdi tossiche è tenerli lontani da acque che sembrano stagnanti, torbide o sporche, con alghe in superficie.

Per evitare il contatto accidentale con acqua contaminata, evitare che gli animali domestici possano vagare liberi. La prevenzione è la chiave per prevenire un destino tragico.

Molto importante, non solo per le persone che hanno un cane ma anche, e sopratutto, per i dog sitter improvvisati non ce...
31/08/2022

Molto importante, non solo per le persone che hanno un cane ma anche, e sopratutto, per i dog sitter improvvisati non certificati 🐾 Zen4Pets

I camp davvero belli! 🐾 Centro Cinofilo Il Mondo Che Vorrei 🫧
27/08/2022

I camp davvero belli! 🐾 Centro Cinofilo Il Mondo Che Vorrei 🫧

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