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Ecco i bonus 2023 ai quali è possibile accedere previa presentazione della DSUL’ISEE – Indicatore della Situazione Econo...
14/02/2023

Ecco i bonus 2023 ai quali è possibile accedere previa presentazione della DSU

L’ISEE – Indicatore della Situazione Economica Equivalente – certifica il patrimonio e il reddito del nucleo familiare e permette alle famiglie in difficoltà economica comprovata da un valore ISEE basso l’accesso a diversi bonus, sconti ed esenzioni. Quali sono le agevolazioni possibili per l’anno 2023?

Previa presentazione della DSU e con l’acquisizione della relativa attestazione ISEE è possibile beneficiare di numerose agevolazioni quali, ad esempio, Reddito e pensione di cittadinanza, Assegno Unico, Bonus prima casa per i giovani under 36, Bonus affitto, Bonus energia, Riduzione delle tasse universitarie, ecc.
Reddito di Cittadinanza e Pensione di Cittadinanza

Il Reddito di Cittadinanza è una misura introdotta dalla Legge ed entrata in vigore il 1° aprile 2019 con lo scopo di contrastare la povertà e favorire l’occupazione lavorativa. Il sostegno economico è erogato dall’INPS in presenza di determinati requisiti di base.

Requisito fondamentale è il valore ISEE che non deve essere superiore a 9.360 euro.

Nel caso in cui tutti i componenti del nucleo familiare abbiano età pari o superiore ai 67 anni, oppure all’interno del nucleo vi sia anche un solo membro di età superiore ai 67 ma in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza, il sostegno economico detto Reddito di cittadinanza prende la denominazione di Pensione di Cittadinanza. I requisiti economici e sociali per l’accesso sono i medesimi dell’RdC.

Assegno Unico

Dal 1° marzo 2022 è istituito dell’assegno unico e universale 2022; entro il 28 febbraio deve essere presentato l’ISEE 2023, aggiornato con i redditi del 2021.

L’assegno unico ha un importo variabile al variare dell’ISEE: per questo motivo, le famiglie con un reddito più basso hanno convenienza a presentare l’ISEE. Sotto i 15.000 euro spetta l’assegno massimo da 175 euro al mese, mentre sopra i 40.000 euro l’assegno si riduce a 50 euro al mese.
Bonus prima casa per i giovani under 36

Il DL 73/2021 ha introdotto l’agevolazione sull’acquisto della prima casa da parte dei giovani under 36 in possesso di un ISEE valido ed inferiore a 40.000 euro alla data di presentazione della domanda.

Il Decreto ha previsto un’estensione di copertura fino all’ 80% della quota capitale del mutuo. Il modulo per accedere al Fondo di garanzia per la prima casa è scaricabile dal sito Consap e va compilato con i dati personali, il tipo di mutuo richiesto (acquisto, ristrutturazione ecc.) e corredato con documento di identità e ISEE che attesti l’appartenenza al requisito inferiore ai 40.000 euro previsto per legge.

La norma prevede, inoltre:

l’esenzione delle imposte di registro, ipotecarie e catastali
il riconoscimento di un credito di imposta per gli atti assoggettati a IVA pari al 4%;
l’esenzione dall’imposta sostitutiva sui mutui erogati per l’acquisto, la costruzione, la ristrutturazione degli immobili agevolati.

L’art.1 c.74 della Legge 197/2022 ha prorogato il bonus al 31 dicembre 2023.

Riduzione delle tasse universitarie

Si tratta di un’agevolazione importante per chi vuole affrontare un percorso di studi ed appartiene ad una fascia di reddito bassa, perché permette allo studente di ridurre le spese universitarie. Presentando l’attestazione ISEE in corso di validità, esclusivamente per via telematica sul portale della Facoltà di appartenenza, è possibile ottenere una riduzione sulle tasse universitarie, che varia in base al regolamento di Ateneo e in base al valore ISEE fino ad arrivare all’esonero totale dal pagamento delle rette.
Esenzione dal ticket sanitario

Il diritto all’esenzione del ticket sanitario è previsto per alcune categorie con determinate situazioni reddituali.

Generalmente viene valutato solamente il reddito familiare. In alcune Regioni, tuttavia, per fare domanda è necessario presentare anche l’attestazione ISEE aggiornata.

Per avere maggiori informazioni sulle modalità e i requisiti per ottenere l’esenzione si consiglia dunque di consultare il sito dedicato della propria Regione di appartenenza.
Bonus asilo nido

È un intervento a sostegno delle famiglie nel pagamento delle rette scolastiche per la frequenza di Asili Nidi Pubblici o Privati.

Inoltre, se il bambino (di età inferiore ai 3 anni) non può frequentare l’asilo nido perché affetto da una grave patologia cronica, l’INPS sostiene le famiglie nel pagamento di altre forme di supporto presso la propria abitazione (assistenza domiciliare).

Il bonus è riconosciuto previa presentazione dell’ISEE aggiornato, riferito al minore per cui è richiesta la prestazione, sulla base del quale viene calcolato l’importo del bonus.

L’importo massimo concesso è pari a 3.000 euro ed è corrisposto direttamente dall’INPS previa presentazione della domanda da parte del genitore.

Il contributo mensile erogato dall’Istituto non può superare la spesa della singola retta scolastica.

In assenza dell’indicatore valido o qualora il bonus sia richiesto dal genitore che non fa parte del nucleo familiare del minorenne, verrà conteggiata la rata spettante in misura non superiore a 1.500 euro annui (136,37 euro mensili), fermo restando che, qualora dovesse essere successivamente presentato un ISEE valido, a partire da tale data, verrà corrisposto l’importo maggiorato fino a un massimo di 3.000 euro annui, sussistendone i requisiti.
Assegno di Maternità dei Comuni

L’assegno di maternità di base è una prestazione assistenziale concessa dai Comuni. Il bonus spetta alle neo-mamme per la nascita del figlio, oppure per l’adozione o l’affidamento preadottivo di un minore di età non superiore ai 6 anni (o ai 18 anni in caso di adozioni o affidamenti internazionali) e può essere richiesto entro 6 mesi dalla nascita, adozione o affidamento. La domanda va presentata all’INPS per via telematica.

Anche per questa agevolazione, dunque, è fondamentale essere in possesso di un’attestazione ISEE in corso di validità, perché la legge prevede che il reddito e il patrimonio del nucleo familiare di appartenenza della mamma non superino un certo valore aggiornato annualmente dall’ISTAT.
Carta acquisti ordinaria

La Carta acquisti ordinaria è una carta di pagamento elettronica, concessa ai cittadini che si trovano in condizioni di difficoltà economica, sulla quale viene accreditata ogni due mesi una somma di denaro pari a 80 euro, che può essere utilizzata per la spesa alimentare negli esercizi commerciali convenzionati (ossia i negozi che espongono l’etichetta adesiva “carta acquisti”) e per il pagamento delle bollette di gas e luce presso gli uffici postali. I titolari di Carta possono ottenere anche un ulteriore sconto del 5% nei negozi e farmacie che aderiscono all’iniziativa. Con questa carta non si può effettuare il prelievo di contanti.

Per richiedere la Carta Acquisti ordinaria 2023 bisogna possedere un’attestazione ISEE in corso di validità non superiore a 7.120,39 euro. La carta è rivolta a:

famiglie con figli fino a 3 anni;
cittadini di età pari o superiore a 65 anni.

La domanda per ottenere la Carta può avvenire in un qualsiasi ufficio postale.

Bonus psicologo

Il bonus psicologo è una misura destinata a ridurre gli effetti psicologici che la pandemia ha avuto su tutti noi e in particolare sui più giovani mediante l’erogazione di voucher di importo massimo pari a 1.500 euro per i richiedenti a partire dal valore dell’ISEE.

La domanda può essere presentata dai cittadini richiedenti che al momento della presentazione risultino in possesso dei seguenti requisiti:

essere residente in Italia;
disporre di un valore dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), in corso di validità non superiore a 50.000 euro.

La richiesta è possibile attraverso il portale dell’INPS.

Bonus bollette

Dal 1° gennaio 2023, chi ha un ISEE fino a 15.000 euro può accedere al bonus sociale per le bollette di luce e gas. I beneficiari ottengono uno sconto diretto sulla fattura del servizio di fornitura di energia elettrica presso le loro utenze domestiche. Lo sconto è applicato anche sulle bollette del gas, parametrato alla zona climatica, in base alle tariffe Arera.
Bonus occhiali

Le famiglie che hanno acquistato occhiali da vista o lenti a contatto possono ottenere un bonus di 50 euro, ma solo con un ISEE non superiore a 10.000 euro all’anno.

26/09/2022

Ecco iniziamo da qua..,

13/04/2022

Fonderia bresciana. Aprile 2021 vs. Aprile 2022. Tanto pagano le imprese.

30/03/2022

di euro per .
Da maggio le domande online per gli incentivi alle aziende nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, commercio, turismo, fornitura dei servizi.
“Sono molto soddisfatto perché attiviamo uno strumento atteso su cui abbiamo puntato fortemente per incentivare e valorizzare le capacità creative e innovative delle donne nel mondo delle imprese. Non si tratta soltanto di una misura finanziaria, ma di una vera riforma per promuovere e diffondere una cultura dell’imprenditorialità femminile” dichiara il ministro Giancarlo Giorgetti

https://www.mise.gov.it/index.php/it/per-i-media/notizie/it/198-notizie-stampa/2043294-imprenditoria-femminile-da-maggio-le-domande-per-incentivi

Invitalia per le imprese

EFFETTO COVID
28/01/2021

EFFETTO COVID

20/05/2020
20/05/2020

Il Dl Rilancio approvato dal Governo per sostenere famiglie e imprese colpite dall’emergenza coronavirus è stato firmato ieri sera dal presidente della Repubblica per la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Ma ciò non vuol dire che tutte le misure contenute negli oltre 260 articoli che compongono il provvedimento siano immediatamente attuabili. Ci vorrà quasi un centinaio di decreti attuativi (98 per la precisione) prima che si possa usufruire di alcune delle agevolazioni previste. C’è ancora da aspettare, insomma.

Tanto per fare qualche esempio, prima di entrare nel dettaglio, bisognerà attendere la fine del mese per avere il decreto attuativo «corale» dei ministeri dell’Interno, dell’Economia, del Lavoro e delle Politiche agricole che consentirà ai datori di presentare domanda per regolarizzare i lavoratori in nero. Per i soldi che servono a sostenere le start up, serve un decreto attuativo che il ministero dello Sviluppo economico dovrà approvare entro 60 giorni dall’entrata in vigore del Dl Rilancio, cioè praticamente da oggi. Un mese, invece, il tempo previsto per i decreti attuativi del ministero dell’Economia che daranno il via al rafforzamento patrimoniale delle medie imprese, cioè quelle che hanno un fatturato tra 5 e 50 milioni di euro. E così via.

Ecco, per settori, i decreti attuativi che devono essere messi a punto prima che arrivino le agevolazioni promesse:

salute: 5 decreti per il potenziamento della rete di terapia intensiva, per l’incremento tariffario, per la remunerazione delle strutture, per l’Infrastruttura del fascicolo sanitario elettronico;

economia e imprese: 18 decreti che vanno dai contributi a fondo perduto, al rafforzamento patrimoniale delle medie imprese, ai contributi alle start up innovative;

lavoro: 10 decreti, tra cui quello del ministero dell’Interno per disciplinare l’emersone del lavoro irregolare. Entro 15 giorni dovrà arrivare il decreto per la cassa integrazione in deroga;

famiglia e disabilità: almeno 1 decreto per stabilire le modalità di attribuzione dell’indennità alle strutture semiresidenziali di assistenza dei disabili per tutela da contagio coronavirus;

enti territoriali: 7 decreti. Entro fine maggio deve arrivare una convenzione tra il ministero dell’Economia e la Cassa depositi e prestiti per assicurare l’immediata operatività al fondo per pagare i debiti della Pubblca amministrazione;

fisco: 10 decreti. Entro 30 giorni dovrà arrivare il provvedimento dell’Agenzia delle entrate sull’ecobonus al 110%;

cultura e turismo: 14 decreti. Dal fondo di 150 milioni per il 2020 e 2021 per il rilancio del turismo, all’incremento dei fondi per cinema e spettacolo, alla previsione di 50 milioni per interventi sul patrimonio;

editoria: 3 decreti. Entro trenta giorni quello per il bonus edicole. Si attente anche il provvedimento del ministero dello Sviluppo per il fondo emittenti locali;

infrastrutture: 9 decreti. La nuova Alitalia attende il provvedimento del ministero dell’Economia. Un decreto sviluppo dovrà attuare il Fondo compensazione danni settore aereo;

sport: 1 decreto. Il ministero dell’Economia, d’accordo con l’Autorità delegata in materia di sport, dovrà attuare entro 7 giorni le misure a sostegno dei lavoratori del settore;

agricoltura: 5 decreti, tra le altre cose, per il Fondo filiere in crisi, per le misure per il settore vitivinicolo, per settore agroalimentare e per il settore del latte vaccino e ovi-caprino;

ambiente: 3 decreti per attuare il sostegno alle zone economiche ambientali, il bonus bici e il Piano mobilità sostenibile;

scuola: 4 decreti per i fondi destinati alle scuole private, alle scuole dell’infanzia private, alle scuole primarie e secondarie private e all’Istruzione emergenza Covid;

università e ricerca: 4 decreti entro 60 giorni per l’incremento di 62 milioni per il 2020 del fondo per l’università ed entro 90 giorni quello sul sistema nazionale di ricerca;

altro: 4 decreti che interessano il Fondo innovazione tecnologica e digitalizzazione, la rideterminazione piante organiche dei giudici ausiliari e il concorso Forze armate, di polizia e vigili del fuoco.

22/07/2019
14/06/2019

(da ItaliaOggi, nel ricordare a tutti i Clienti le tante affermazioni sostenute dai politici di tutti gli schieramenti circa la semplificazione fiscale, dal "Fisco Amico" ad oggi, ma potendo risalire anche indietro nel tempo)

"In cinque anni un mare di adempimenti ha inondato il sistema fiscale. Con addirittura 20 nuovi obblighi fiscali introdotti per imprese e professionisti. Tanti sono, a partire dall'introduzione del 730 precompilato, 2014 appunto, i nuovi obblighi, tra comunicazioni, certificazioni e adempimenti connessi alla liquidazione di imposte, introdotti a carico di imprese ed intermediari che ne sopportano il relativo costo. Sia quello diretto puramente economico, sia indiretto in termini di tempo impiegato nell'espletare l'adempimento stesso.

Di questi 20 nuovi obblighi fiscali ben 13 sono connessi proprio al modello 730 precompilato.

Il precompilato nato con l'intento di voler semplificare la vita fiscale a coloro che presentano il 730, circa 21 milioni di italiani l'anno tra dipendenti e pensionati, sembra però aver complicato l'esistenza ad un'ampia platea di soggetti chiamati di fatto alla compilazione materiale del modello attraverso l'invio di numerose e complesse comunicazioni all'Agenzia delle entrate che di contro si «limita» a smistare ed inserire i dati forniti.

Si va (dagli asili nido alle imprese funebri, dai medici ai veterinari, dagli intermediari finanziari agli amministratori di condominio, dalle università fino ad arrivare agli enti del terzo settore. Un vero e proprio esercito di contribuenti e ovviamente di intermediari, chiamati all'invio di spese sanitarie, rimborsi, contributi previdenziali, spese universitarie e erogazioni liberali e chi più ne ha più ne metta al solo fine di «riempire» le caselle del precompilato il cui risultato in termini di utilizzo è tra altro piuttosto ridotto.

Dei 21 milioni circa di 730 presentati ogni anno infatti solo 2,9 milioni sono inviati tramite utilizzo del precompilato e, di questi, solo circa 500 mila sono inviati senza modifiche accettando completamente il modello predisposto dall'Agenzia delle entrate.

Conti alla mano quindi meno del 3% dei 730 è completamente automatizzato e viene dunque da chiedersi se l'effettivo beneficio sia di fatto superiore al costo che la collettività di imprese ed intermediari, commercialisti in primis, ne sopporta ogni anno in termini appunto di tempo e soldi spesi.

Oltre a quelli connessi al precompilato però altri sette adempimenti hanno «arricchito» la vita fiscale degli italiani alcuni dei quali hanno sollevato dibattiti e polemiche non ancora completamente sedati.

Il più famoso è di certo lo spesometro, adempimento ora abrogato ma che in passato prevedeva una cadenza annuale, divenuta poi trimestrale/semestrale e che, oltre all'ormai noto buco privacy, nel suo anno di restyling 2017 si è rilevato tanto pericoloso in termini di violazione dei dati personali quanto complesso in relazione a compilazione e invio, tanto da dover essere prorogato numerose volte. Anche lo spesometro è stato messo in cantina nel 2018, sostituito da quello che è definibile però come sviluppo giornaliero dello spesometro stesso, ovvero la fatturazione elettronica, vera e propria rivoluzione fiscale ancora in fase di assestamento che, oltre ai problemi propri circa normativa e gestione software, è stata accompagnata anch'essa da altri tre adempimenti «correlati» ovvero l'esterometro e la liquidazione del bollo trimestrale e l'invio telematico dei corrispettivi.

L'esterometro, adempimento mensile riguardante l'invio dei dati delle operazioni attive e passive effettuate nei confronti di operatori non residenti, prevede 12 invii l'anno ed è la novità del 2019 così come lo è il calcolo «automatico» da parte dell'Agenzia del bollo sulle fatture elettroniche inviate, obbligo questo che invece è trimestrale. E dal 1° luglio di partirà con l'invio dei corrispettivi telematici, adempimento per ora riservato a soggetti ad «alto» volume d'affari ma che dal 1° gennaio 2020 sarà a regime per tutti".

21/02/2017

L'introduzione del criterio del costo ammortizzato è un cambiamento epocale in materia di bilancio d'esercizio. Ecco come si applica e con quali effetti.

20/02/2017

Detraibilità Iva per le auto e deducibilità dei costi degli automezzi. Un riepilogo delle regole per il 2017 per auto,moto e veicoli

06/12/2016

ROTTAMAZIONE CARTELLE EQUITALIA
LA NUOVA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE CARTELLE
La nuova versione dell'art. 6 del decreto, in materia di definizione agevolata delle cartelle esattoriali, prevede che i debitori possano estinguere i propri debiti senza corrispondere sanzioni ed interessi di mora se tali debiti sono stati affidati agli agenti della riscossione tra il 2000 ed il 2016. Vengono, dunque, compresi nell'agevolazione anche i debiti affidati ad Equitalia nell'anno 2016.
A tale fine, entro il 28 febbraio 2017 l'agente della riscossione, con posta ordinaria, avvisa il debitore dei carichi affidati nell'anno 2016 per i quali, alla data del 31 dicembre 2016, gli risulta non ancora notificata la cartella di pagamento.
In merito alla rateizzazione delle somme incluse nella definizione agevolata, la legge di conversione precisa che:
- gli interessi relativi alla dilazione dei versamenti decorrono dal 1° agosto 2017
- il 70% delle somme dovute deve essere versato nell'anno 2017 e il restante 30 per cento nell'anno 2018. Il pagamento, per l'importo da versare distintamente in ciascuno dei due anni, in rate di pari ammontare, è effettuato nel numero massimo di tre rate nel 2017 e di due rate nel 2018.
Il numero massimo di rate passa, dunque, da quattro a cinque.
La richiesta di adesione alla procedura si effettua presentando l'apposito modello allo sportello oppure inviato via pec alla Direzione regionale di Equitalia Servizi di Riscossione competente territorialmente entro il 31 marzo 2017( e non più entro il 23 gennaio). Entro la stessa data del 31 marzo 2017 il debitore può integrare, con le predette modalità, la dichiarazione presentata anteriormente a tale data.
L'agente della riscossione comunica poi entro il 31 maggio 2017 al contribuente che ne ha fatto richiesta le somme complessivamente dovute ai fini della procedura e l'ammontare delle singole rate, attenendosi ai seguenti criteri:
1. per l'anno 2017, la scadenza delle singole rate è fissata nei mesi di luglio, settembre e novembre
2. per l'anno 2018, la scadenza delle singole rate è fissata nei mesi di aprile e settembre
Se il contribuente non è registrato all'area riservata sul sito dell'agenzia, le informazioni di cui sopra saranno comunicate agli sportelli.
Vengono sospesi gli obblighi di pagamento derivanti da precedenti dilazioni in essere (relativamente alle rate di tali dilazioni in scadenza in data successiva al 31 dicembre 2016) fino alla scadenza della prima o unica rata delle somme dovute.
La definizione agevolata per le sanzioni amministrative da violazioni del codice della strada si applica limitatamente agli interessi.
Vengono, infine, introdotti i nuovi articoli 6-bis e 6-ter, rispettivamente per consentire ai consulenti tributari certificati di rappresentare e assistere i contribuenti nella procedura e per estendere la definizione agevolata alle entrate regionali e locali su decisione dei relativi enti e con propria regolamentazione.

30/11/2016

La tassazione secondo il criterio di cassa per i soggetti in contabilità semplificata sarà una delle novità che riguarderà le imprese di più ridotte

07/11/2016

Il decreto Legge n. 193/2016 contiene disposizioni urgenti in materia fiscale e prevede l’introduzione di nuovi obblighi di comunicazione particolarmente

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