29/07/2021
“Il cane dell'educatore.
Il cane dell'educatore quando è cucciolo non mangia le scarpe perché l'educatore le ha tolte tutte di mezzo, se se ne scorda un paio a portata di dentini e le ritrova aperte in due se la prende solo con sé stesso e la sua disattenzione.
Il cane dell'educatore fa p**ì e c***a in casa anche fino ai sei mesi di vita. L'educatore pulisce con cura senza mostrarsi mai contrariato perché sa che il controllo neurobiologico degli stimoli non è completato.
Il cane dell'educatore abbaia come un matto quando suonano al citofono, l'educatore pur avendo lavorato sulla gestione della reattività sa che questo suono è troppo attivante e anticipatorio e quindi stacca il suono del citofono. Siamo nel 2021, mandate un WhatsApp quando siete alla porta. Con il postino l'educatore si regola a seconda delo stile abitativo. In assenza di queste soluzioni l'educatore rimane consapevole della dinamica e cerca di lavorare sulla "durata" dell'abbaio.
Il cane dell'educatore quando è cucciolo ha bisogno di mordere tutto il mordibile in casa come tutti gli altri cuccioli, l'educatore fornisce masticativi, vecchi oggetti non pericolosi da distruggere, monitorando la gestione della esplorazione con la bocca di questi oggetti, mette al sicuro tutti gli altri oggetti di valore e porta pazienza se qualche piede di una sedia ha subito un attacco imprevisto.
Il cane adolescente dell'educatore fa fatica a tornare dall'educatore al richiamo se è immerso in una situazione sociale interessante o è preso da uno stimolo che cattura completamente la sua curiosità. L'educatore non vive una ferita narcisistica e non pensa che il cane sia ingestibile, ma che sta attraversando un età in cui il mondo ha un'attrattiva importante e che per farsi ascoltare bisognerà essere accorto su tempi e modi del richiamo, sapendo che si è già fatto tutto il possibile nella quotidianità per accreditarsi agli occhi del cane...e che tutto questo in adolescenza, in alcune situazioni e con alcuni cani, non è sufficiente perché il cane torni al primo colpo.
Quando ci vedete poi, con i cani adulti "bravi", sappiate che quel cane è stato identico al vostro cucciolo ingestibile, ma che non abbiamo chiesto al quel cucciolo di essere qualcosa di diverso dalla sua età e dalla sua peculiarità di specie e di individuo, abbiamo agito in prevenzione e non in controllo e in pretese assurde, abbiamo aspettato che crescesse prima di chiedergli degli autocontrolli importanti.
Potete abbandonare l'idea che abbiamo passato ore e ore a fare esercizi con il cucciolo per plasmarlo a cane ideale.
Lo abbiamo rispettato.”
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