10/12/2024
!!! RICHIESTA DI AIUTO !!!
Come ogni anno è arrivata l’apertura della stagione venatoria e in Italia vige questa legge che NON ci tutela:
L’articolo 842 del Codice civile, commi 1° e 2°, dispone: “Il proprietario di un fondo non può impedire che vi si entri per l’esercizio della caccia, a meno che il fondo sia chiuso nei modi stabiliti dalla legge sulla caccia o vi siano colture in atto suscettibili di danno.”.
Avremmo fatto volentieri a meno di recintare il terreno in tutto il suo perimetro per tanti motivi, ma purtroppo la necessità è questa. Dobbiamo tutelarci, tutelare tutti gli animali che ospitiamo nel bosco e il bosco stesso, che a fine stagione venatoria troviamo pieno di cartucce e immondizia.
Ma mettere in sicurezza il terreno è un dovere che da anni ci sta mettendo a dura prova a causa delle spese da affrontare per le reti, i pali, i cartelli e la manodòpera: lo scorso anno abbiamo iniziato i lavori di recinzione per un costo di oltre 5.000 € tra richieste burocratiche e acquisto materiali, e nel corso di quest’anno abbiamo trovato la recinzione tagliata e bucata...subendo danni economici.
Negli anni abbiamo subìto minacce, ritorsioni, siamo stati derisi per quello che facciamo, abbiamo salvato cuccioli di cinghiale le cui madri erano state uccise, e soprattutto abbiamo vissuto in questo clima di tensione per ogni periodo venatorio.
Le limitazioni della stagione di caccia, per noi (e per molti altri), sono tante e sono estreme: siamo impossibilitati a svolgere in sicurezza il nostro lavoro, a vivere in tranquillità questo posto e per noi è diventato impossibile fare una passeggiata nel bosco fino a fine gennaio…tutto ciò è assurdo.
Per Checky, Moka e Nero (i nostri cani) è stressante e pericoloso e per questo motivo durante le battute dobbiamo tenerli in uno spazio recintato per evitare il peggio, e anche per i 20 gatti che ospitiamo la situazione non è migliore, essendoci il pericolo che possa entrare qualche cane da caccia. Insomma, la situazione attuale non è delle migliori.
Personalmente siamo totalmente contro questa attività, e vi assicuriamo che non c'è niente di bello nel trovarsi nel bel mezzo di una battuta: le urla, gli spari, lo strazio dei cinghiali (e anche dei cani), sentirsi circondati, è qualcosa che viviamo “sulla pelle” e che non vogliamo più vivere e far vivere.
Mama Natu è un progetto di salvaguardia e tutela ambientale e non vogliamo più permettere che ciò accada.
La richiesta al comune per l'approvazione del fondo chiuso è stata inviata ed accettata un anno fa, e nonostante non assicuri al 100% che non vi siano intrusioni, è l'unico modo che abbiamo per tutelarci legalmente, visto che l’intrusione diventerebbe penale.
Ora cosa ci serve?
Abbiamo già recintato più di metà del perimetro, vi chiediamo un aiuto (anche minimo) sotto forma di donazione per finire i lavori:
Abbiamo bisogno di raccogliere fondi per acquistare altre reti, pali, cartelli, filo e filo spinato e abbiamo bisogno anche di voi, fisicamente, a darci una mano per terminare il lavoro. La zona da recintare è in pendenza estrema (con un dislivello di circa 50m) e di conseguenza non è raggiungibile da mezzi e questo ci ha creato e crea difficoltà nel trasporto delle reti e dei pali (difatti riusciamo a portare su un palo alla volta).
Speriamo e crediamo nel vostro supporto perché la tutela della natura, degli animali e del territorio è responsabilità di tutt*. E anche perché vogliamo vivere senza ansia e paura costante.
Questo il link per donare: https://www.paypal.com/pools/c/9arE3JzE7U
Grazie a tutt* voi, e grazie ad Alessio Castagna per queste immagini meravigliose del bosco che ci ospita. Venite a viverlo e a darci una mano!
Se volete saperne di più su cosa sia il fondo chiuso:
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/regioni/caricaArticolo?art.progressivo=0&art.idArticolo=38&art.versione=1&art.codiceRedazionale=098R0832&art.dataPubblicazioneGazzetta=1999-02-06&art.idGruppo=4&art.idSottoArticolo=1 #:~:text=2.,di%20almeno%201%2C50%20metri