.... Sono nata e cresciuta coi cani, ne ho avuti di tutte le razze ma ho sempre avuto la passione per i musi schiacciati, sarà stato l’imprinting del mio primo cane che era un boxer.
Nel 2005 avevo un negozio, ero fuori casa praticamente tutto il giorno e senza un’ombra a 6 zampe sentivo che mi mancava un pezzo. Volevo un cane che potesse stare al mio fianco anche al lavoro ma non mi piacevano i cani piccoli, per me il concetto di cane era dal ginocchio in su. Mio marito, e di questo gli sarò grata in eterno, un giorno mi fa vedere una foto da internet “Guarda un po’ cos’ho trovato” .....
.... è stata una folgorazione! .... “Ma cos’è???” musetto schiacciato, orecchie a pipistrello, il fisico di un molosso in miniatura, non c’erano dubbi: era il cane che volevo!
Inizia così la ricerca, leggo un po’ di cose sul Bouledogue Francese, poche per la verità, mi limito a quello che riguarda aspetto e carattere, non avendo mai avuto problemi di salute con gli altri miei cani, a parte la displasia nel pastore tedesco, non mi sfiora nemmeno l’idea che questa razza potesse avere problemi. Sì ok, ha il muso corto per cui non correrà come un levriero ma per il resto non mi preoccupo.
Cerco gli allevamenti nella mia zona, inizio con le telefonate “Buongiorno, scusi il disturbo. Avete dei cuccioli disponibili? Preferirei una femmina. Può dirmi il prezzo?” ERRORE!!!! la maggior parte degli allevatori alla domanda “prezzo” inorridisce, ma perchè? non ho idea di quanto possa costare e devo capire se è una spesa che posso affrontare, mi basterebbe un’indicazione da/a ma niente, la risposta è “venga a vederli e ne parliamo” ..... l’allevamento più vicino è a 250km!, oppure “dai 2000 ai 3000, dipende se vuole un pet o uno show” .... che caspita vuol dire??? .... ripensandoci adesso capisco che per un Allevatore i propri cuccioli sono un pezzo di cuore e chiedere come prima cosa il prezzo fa ve**re il nervoso. Però è anche vero che, per un neofita com’ero io allora, la domanda sembrava più che lecita e non mi spiagavo tutta questa reticenza.
Finalmente trovo un annuncio, un allevamento vicino a Como, chiamo. Sì hanno una cucciola, mi dicono 3 mesi e mezzo, chiedo il prezzo e la risposta è “col pedigree costa 1500€, ma se non va’ in expo e non le serve posso farle 1200€”. EVVAI! in expo non ci vado, il pedigree non mi serve, aggiudicata per 1200€. Mi manda una foto e mi innamoro, chiedo la foto dei genitori e mi dice che la mamma non è visibile perchè è stata ceduta ad un allevatore ungherese bla ... bla ... bla. ..... boh, vabbè, non conosco i rapporti tra allevatori e, ai tempi, poteva essere plausibile. Mando caparra e la prenoto.
8 dicembre 2005 inizia la nostra purtroppo breve vita insieme. Da subito ho sospettato che non avesse 3 mesi e mezzo, era la mia prima boule ma non il mio primo cane. Il giorno dopo dal veterinario ne ho la conferma: sì e no 50/55 giorni. Avrebbe dovuto essere svezzata ma per 3 giorni non ha mangiato nulla, men che meno le crocchette dell’allevatore, alla fine mio marito le ha messo in bocca un pezzettino di parmigiano. Da quel momento per lei è diventato il cibo della vita. Bastava che pensassimo di mangiare un pezzo di parmigiano e lei arrivava
Io e lei eravamo in totale simbiosi, era la mia ombra, all’inizio pensavo che questo attaccamento morboso fosse sbagliato, ma poi ero io a non sentirmi completa se non ce l’avevo vicino.
Dicono che, per quanti cani tu possa avere nella vita solo uno è “il tuo unico vero cane”. Io avevo avuto il mio boxer, Dor, con cui ero cresciuta e pensavo che con nessun altro avrei potuto avere lo stesso rapporto. Mi sbagliavo, sono stata fortunata, ho avuto 2 miei unici veri cani.
Ad un certo punto ho avuto il desiderio di avere un suo cucciolo, così come avevo fatto con le altre femmine che avevo avuto. Per caso un giorno, in un negozio di animali, incontriamo un bulletto bianco e nero (ancora non sapevo si dicesse caille), Isabeau aveva 3 anni e stava bene, il bulletto Pepè era sano e cos’, da incosciente, a simpatia programmiamo l’accoppiamento. Nascono 4 cuccioli con parto naturale, 3 femminucce e 1 maschietto caille Paco che teniamo noi.
A quei tempi in Valle d’Aosta c’erano pochissimi Bouledogue, si contavano sulle dita di una mano ed io, avendo un negozio ed avendo sempre Isabeau e Paco con me ero diventata un po’ il riferimento per tutti quelli che si innamoravano delle orecchie a pipistrello.
Avevo iniziato a frequentare gruppi di Boule, a comprare libri, a documentarmi ed è così che ho scoperto tutte le problematiche di questa razza, ho capito che quasi tutti i cani che avevano problemi di salute erano il risultato di accoppiamenti fatti a caso, così come avevo fatto io, e mi consideravo più che fortunata non solo perchè Isabeau era sana come un pesce ma anche perchè i suoi cuccioli non avevano, e non hanno tutt’ora, problemi di salute. Direi che è stata veramente una botta di c....
Quando Isabeau è mancata ho iniziato a pensare ad allevare, con criterio questa volta, facendo le cose per bene, a cominciare dalla scelta della cucciola. Aiutata da un’amica allevatrice ho acquistato Olimpia e l’avventura ha avuto inizio.