08/10/2023
La merda fa bene.
Oggi, nel tardo pomeriggio, volevo riposarmi e contemplare il lavoro fatto alle Trebiolche, facendo una camminata con la famiglia, tra le piante stanche ed avvizzite dal duro clima. Non riuscivamo a tenere gli occhi aperti, per la forte lacrimazione; continuavamo a starnutire e ad asciugarci il naso; eravamo immersi in un’aria acida e maleodorante, in un silenzio rotto solo dal volo di mosche e insetti evidentemente aggressivi e molesti. Lo stesso sta capitando a moltissime delle persone che ho incontrato nell’ultima settimana. Ed ho immediatamente ripensato alle molte discussioni, nemmeno tanto amichevoli, che negli ultimi anni ho avuto in tema di gestione del problema degli allevamenti zootecnici, che come tutti ben sanno, sono ovunque in Pianura Padana. Perché ottobre è tempo di spandimenti.
“La merda fa bene!”. E’ quello che ti senti dire dagli agricoltori che fieramente, sotto i 31 gradi di un Ottobre ferragostano, spandono liquami su campi riarsi e secchi della, d’ora-in-poi-ridenominata, “Penuria Padana”.
E quindi, via con le enormi botti a spruzzare ovunque i cosiddetti effluenti zootecnici non palabili. E’ il prezzo da pagare per la ricca economia dell’eccellenza emiliana, il Parmigiano Reggiano.
Senza volermi addentrare in giudizi su queste cosiddette “economie” che tanto giovano ai portafogli (di qualcuno almeno), vorrei portare l’attenzione sugli effetti, visibili e non, che tali attività stanno procurando.
L’imponente alta pressione che sta da giorni gravando su di noi, con la conseguente quasi totale mancanza di ventilazione, schiaccia al suolo grandi quantità di gas pesanti come l’ammoniaca e l’acido solfidrico che, oltreché responsabili dell’odore, sono fortemente irritanti e si legano con il particolato presente negli strati bassi, particolarmente elevato vista la persistente siccità. E quindi riniti, mal di gola, arrossamenti, stati allergici, tanto per citare alcuni degli effetti più “leggeri”, che affliggono in primis i bambini. Senza parlare degli effetti a lungo termine ben più gravi, a carico del sistema respiratorio.
Il suolo poi, arido, quando non anche arato, viene totalmente alterato e scompensato, perdendo gran parte della comunità microbiologica e della pedofauna, impoverendosi, ed emettendo grandi quantità di CO2 in atmosfera, data la rapidissima mineralizzazione dei liquami esposti alle alte temperature.
Ora mi chiedo se la politica ad ogni livello e gli Enti che alla politica fanno a capo, può ancora restare indifferente e permettere che tali attività continuino, al di là del calendario consentito, in tali condizioni climatiche, con evidenti effetti sulla salute della comunità, in nome dei soliti mantra “crescita economica”, “sviluppo”, “economia”, che ormai sono soltanto maschere per nascondere il vero ed unico Dio, il Profitto.
Quindi, domani, soffiandoci il naso che cola, ricordiamoci che, in fondo, la merda fa bene! Manca soltanto di sapere a chi ?