27/10/2023
"Una buona posizione deve essere ricercata, controllata e padroneggiata. Non c’è vera equitazione senza una buona posizione. Per esempio, è fisicamente del tutto impossibile riunire un cavallo senza avere un buon assetto, perché la schiena del cavaliere, le gambe e il busto non possono dare gli aiuti necessari. Un assetto superficialmente corretto, ma fisicamente teso, creerà rigidità e ansia nel cavallo. Il cavallo può essere rilassato solo se il cavaliere è libero dalla tensione. Una postura teoricamente corretta che non permetta però al cavallo di muoversi liberamente e con leggerezza è solo un’illusione e una falsa apparenza. Può a volte riuscire a impressionare il pubblico, ma non a convincere il cavallo! Solo un assetto equilibrato consente al cavallo di sentirsi comodo, sia mentalmente sia fisicamente. Un cavaliere nella posizione sbagliata, sbilanciato, o rigido, impedirà al cavallo di rilassarsi e gli impedirà di maturare e sviluppare la propria muscolatura armoniosamente. In questo modo, a qualsiasi stadio dell’addestramento, ogni esercizio diventerà difficile, se non impossibile. Il miglior assetto è quello che permette al cavallo di essere in equilibrio e di sviluppare l’impulso (cioè, la propensione a portarsi in avanti) con la minima interferenza del cavaliere, in ogni esercizio. Un fattore determinante per stabilire un buon assetto è avere una buona immagine mentale del proprio corpo. Quindi, prestate un’attenzione attiva al vostro corpo: al vostro equilibrio, alla vostra posizione; siate consapevoli di ogni irrigidimento. Solo allora sentirete il vostro cavallo e sarete in armonia con lui. Il nostro obiettivo è proprio l’armonia tra cavallo e cavaliere!"
✒ Arthur Kottas
📖 Dressage