21/10/2024
UNPOPULAR OPINION
C'è un pensiero che mi affligge ultimamente. Ora, 2024, le tecnologie sono avanzate e utili per molteplici fini, tra questi vi è l'acceso al sapere. Tutto ciò che viene studiato, viene messo a disposizione dell'essere umano ovunque esso geo-collocato nel mondo. Con un semplice click si possono accedere a studi condotti da professionisti. Ecco... non so se è solo la mia impressione, ma mi pare che più si può avere accesso al sapere e meno lo si utilizza. Ed è così che, pare sia la norma, ci si pone spesso esclamando "io so" "è così" "io ho la pratica" , mettendo in dubbio tutto ciò che si sa realmente, per mano di chi lavora, proprio, per diffonderci il sapere. Questa situazione ha intaccato, molto, il settore cinofilo. L'allevamento continua ad adottare un modo di selezione completamente sbagliato, a danno della razza stessa, allevata. Nonostante a oggi ci siano linee guida nella zootecnia, abbracciate dagli ovini, bovini e tantissimi altri animali, ben precise, la cinofilia non sta cambiando minimamente strada, insistendo su un modello fallimentare dal punto di vista genetico, patologico e caratteriale. La maggior parte delle razze soffre di depressione di imbreeding, chi più chi meno, e nonostante le patologie siano crescenti, non si fa nulla per cambiare realmente le cose, a parte qualche allevatore che ha intrapreso delle strade impervie, contro tutto e tutti. Nonostante siano resi sempre più dei pupazzi, sembra ormai la norma, che razze con una funzionalità perdano ciò che dovrebbero essere a favore delle vendite, a favore della facilità di detenzione dei cani, per mera vendita..e sembra non interessare realmente chi alleva (non facendoci le attività, in primis, loro stessi). Nonostante ci sia un numero immenso di cani nei canili, le cucciolate di tutte le razze abbondano .. e mi chiedo "con quale fine?! Sono tutti cani da compagnia". La biodiversità, dal punto di vista caratteriale, è sempre più inesistente nella maggior parte delle razze. Non si fa nulla di concreto in nessuna direzione. Non c'è allevamento "tradizionale" o "etico" praticamente, che sembra prendere coscienza di tutto ciò. E ci si fa la "lotta" a fare i cani "più belli" , si sputtanano tra allevatori con quale scopo?! Si inventano mosse di marketing che non stanno ne in cielo ne in terra. Ma anche nell'educazione non è differente... Tizio fa di tutto per dimostrare che Caio sbaglia e viceversa. Tutti estremamente bravi in tutto. In ben pochi ascoltano e imparano dagli altri. Manca l'onestà, verso se stessi e verso gli altri. E le correnti di pensiero. E l'esperienza propria che pare che ognuno sia scelto dal signore. E i clienti, che hanno problemi con il proprio cane, vogliono insegnarti cosa si deve fare con il LORO cane, nonostante LORO ti abbiano cercato perchè hanno dei problemi con il loro stesso cane. Posso dire che non se ne può più?! IO non ne posso più, perchè nella cinofila, pare si sia perso completamente il lume, si sia perso di vista che ci DOVREBBE essere al centro di essa. IL CANE. Inteso come benessere psico fisico e come conservazione della biodiversità. Più abbiamo accesso a informazioni e meno si utilizzano. Io sono un pò stufo di tutto ciò. Io ho sempre sognato di lavorare con i cani, perchè amo i cani, ed è ancora così. Ma tutto ciò che ci gira attorno.. mi fa terribilmente ribrezzo.
Questo è uno dei motivi per cui ho anche deciso di smettere di allevare. La mia etica, la mia emotività, la mia sensibilità hanno dichiarato il verdetto alla mia coscienza. Ecco la cosa br**ta del sapere. Ti sbatte in faccia una realtà.. e sta solo a te decidere cosa fare.