11/12/2022
RELAZIONE UOMO-CAVALLO PER GLI INDIANI D'AMERICA:
"YUPTALA" = "essere un tutt'uno con"
Nella tradizione dei Nativi Americani, la relazione con il proprio cavallo rientrava in quel concetto che i Cherokee chiamano “Yuptala” che vuol dire “essere un tutt’uno con; essere una cosa sola”.
🦅 Per spiegare questo concetto a noi moderni, i Nativi di oggi usano l’esempio di un’aquila che si fa portare dalla corrente: ogni movimento della corrente influenza l’aquila e ogni battito d’ali dell’aquila influenza la corrente.
Dunque, ogni singolo movimento di ciascuno influenza l’altro in assoluta fiducia reciproca.
E’ in questo fluire insieme che l’aquila diventa una piccola parte del vento: è un tutt’uno con lui e può usufruire del suo potere perché il vento la porta più in alto di quanto non farebbe da sola..
🎨 Il rituale dei Guerrieri di dipingersi la faccia e di dipingere il proprio cavallo con gli stessi colori rientra in questo concetto di “tutt’uno con”: le pitture venivano utilizzate perché il cavaliere e il cavallo fossero riconosciuti come coppia.
Il cavallo era letteralmente l’estensione dello Spirito del guerriero ed è per questo che le Pitture di Guerra che proteggevano il guerriero erano le stesse che proteggevano il cavallo.
⚫ Nella tradizione Lakota, il Nero cerchiato intorno agli occhi indicava che il cavaliere e il suo cavallo riconoscevano l’Ovest e dunque sapevano vedere la verità e la giustizia.
🔴 Il Rosso poteva avere un significato diverso a seconda della posizione: se tracciato sul naso indicava spesso un Capo capace di conoscere il sentiero giusto da prendere e in connessione con la Via Rossa; se la linea rossa era tracciata sulla fronte e sul mento dividendoli a metà, questo significava che il guerriero e il suo cavallo erano capaci di proteggere donne e bambini.
🟡 Il Giallo indicava che il Guerriero (o lo sciamano) era connesso con il potere dell’Aquila ed era capace di vedere oltre e più lontano degli altri.
⚪ Il Bianco significava che il guerriero aveva ricevuto la Saggezza attraverso un evento particolarmente significativo che aveva alterato la sua percezione.
🖐️ L’impronta di una mano sul cavallo aveva diversi significati: una mano al rovescio indicava che si stava per andare in una battaglia “di vita o di morte” dove o si uccideva o si restava uccisi ed era il simbolo dei guerrieri più valorosi.
Se il cavallo aveva sconfitto un nemico, venivano impresse le impronte della mano destra e della mano sinistra sul suo petto;
l’impronta di una mano sinistra sul posteriore destro del cavallo indicava che sia il cavallo che il guerriero erano tornati sani e salvi e senza ferite da una difficile battaglia e l’impronta di una mano con una spirale al centro indicava la presenza dell’occhio mistico e potente del Grande Spirito.
🌈 Esistevano anche i Cavalli Medicina, ovvero quelli posseduti dalla “Persona di Medicina”. Anche in questo caso, colori e disegni indicavano gli specifici poteri di guarigione posseduti dallo sciamano.
⚡ Il disegno di una saetta indicava che la persona era in collegamento con gli esseri del Tuono e che questa energia era parte della sua medicina.
Se era di colore bianco indicava che lo sciamano era stato colpito da un fulmine e questo “segno” lo aveva designato come Uomo di Medicina dell’intera Tribù; una saetta rossa indicava una persona con la Medicina della Pioggia, capace di invocare gli esseri della Pioggia.
💖 Qualunque fossero i poteri, per i Nativi Americani cavaliere e Cavallo non si limitavano ad essere una cosa sola tra di loro, ma insieme rappresentavano un'espressione unica del Grande Spirito che guidava il cavaliere e il cavallo unicamente in azioni finalizzate al Bene di tutta la tribù.
© Alessia Giovannini, Cavalli Maestri (6 dicembre 2018)